venerdì 28 ottobre 2011

Domenica 6 novembre, alla scoperta del Vesuvio

Dopo il successo dell'escursione del 9 ottobre (leggi il resoconto), in cui abbiamo percorso i sentieri 8 e 9 del Parco nazionale del Vesuvio, abbiamo in cantiere una nuova passeggiata. Domenica 6 novembre raggiungeremo la sommità del Vesuvio, il vulcano più famoso al mondo, uno dei più studiati ed è anche uno dei più pericolosi, poiché il vasto territorio che si estende alle sue pendici è densamente abitato fino a quota 700 mslm. Percorreremo a piedi, partendo dal nuovissimo rifugio Imbò, a quota 1.000 mlsm, un breve tratto di strada statale (circa 200 metri), prima d'iniziare la vera e propria salita del sentiero numero 5, "Il Gran Cono". Il panorama che s'ammira sin dai primi metri è variegato e sorprende passo dopo passo sempre più. Raggiunta la casetta del presidio permanente vulcano Vesuvio, a quota 1.180 mslm, proseguiremo per un viottolo che presenta continui affacci sulla bocca del cratere. Giungeremo, poi, alla Capannuccia, che è la metà ravvicinata. Da lì superata la sbarra, scenderemo lungo le pendici del vulcano, sino a raggiungere il vecchio piazzale, sito nel Comune di Ottaviano, che è la meta intermedia. Proseguiremo, infine, lungo un tratto dell'antica strada Matrone, giungendo al rifugio Imbò, che rappresenta la metà d'itinerario. Come ogni escursione che si rispetti, consigliamo abbigliamento comodo (meglio vestirsi "a cipolla") e scarpe da trekking. L'escursione di domenica 6 novembre s'inserisce nell'ottica di promozione del nostro splendido territorio vesuviano, troppe volte sconosciuto agli stessi locali e non da meno nel promuovere il Vesuvio, il nostro vulcano, nella fase finale del concorso, ideato da New Open World Corporation, con lo scopo d'individuare le sette meraviglie del mondo (per approfondimenti, leggi post).
Specifiche tecniche: il percorso circolare è lungo 3.807 metri, con tempi di percorrenza di circa 3 ore. La difficoltà del tracciato è media. Per avere ulteriori informazioni sul sentiero numero 5, vi consigliamo di dare un'occhiata qui. Mentre per conoscere i prezzi dei biglietti, clicca qui
L'appuntamento è fissato per domenica 6 novembre, alle ore 09:30 in Piazza Belvedere a San Sebastiano al Vesuvio. Da lì ci dirigeremo in auto al rifugio Imbò, sito in Ercolano, punto di partenza della nostra escursione. Chi volesse partecipare, può lasciare un commento al post oppure scriverci in privato al nostro indirizzo e-mail. Vi aspettiamo numerosi!

martedì 25 ottobre 2011

Piove sul bagnato


I tragici fatti di Pollena non fanno che risollevare l’atavico problema del dissesto idrogeologico del nostro paese. Proprio lo scorso settembre una delegazione di geologi in audizione alla 13ª commissione “Territorio, ambiente, beni ambientali” del Senato aveva reso noti gli spaventosi dati del nostro paese. Negli ultimi ottant’anni si sono verificate in Italia 11.000 frane e 5.400 alluvioni che, nei soli ultimi vent'anni, hanno coinvolto 100.000 persone e provocato danni per 30 miliardi. Davanti a tutto ciò come possiamo giustificare le affermazioni del sindaco di Pollena che parimenti a quello di Roma se la prende con giove e pluvio, dichiarando testualmente: “quanto avvenuto è frutto di una tragica fatalità, provocata da un evento meteorologico di proporzioni eccezionali e del tutto imprevedibile”. Tutti quanti eravamo sotto quella pioggia giovedì sera e come a Sarno nel '98 non c’è voluto un monsone per far andare in tilt le nostre fognature e allagare le strade e creare quello che è stato.
Per un mio recente articolo mi sono recato sul posto e ho verificato lo stato delle caditoie di Via Cimitero, là dove ha perso la vita la sventurata Valeria Sodano.
Allo stesso modo mi sono impegnato nel verificare lo stato delle caditoie sebastianesi e, soprattutto nei suoi punti più critici, proprio dove le pendenze sono più forti come in Via degli Astronauti, risultano in buona parte occluse, da terra e detriti di ogni genere. Sarà stato forse questo dato di fatto ovvero, quello della loro inutilità che ha spinto qualcuno a rimuoverle, portandosele via, proprio come a Viale dello Zodiaco e Via Selene, facendone un uso senz’altro più lucrativo?
Mi riprometto di monitorare tutto il territorio comunale.

domenica 23 ottobre 2011

Lilith: Centro Antiviolenza a San Sebastiano al Vesuvio


Lilith è un progetto di donne per donne, al fine di realizzare sul territorio vesuviano un centro antiviolenza di assistenza e supporto alle donne vittime di violenza. Lilith è un centro che si prefigge di essere anche un luogo di aggregazione per quante sono costrette a vivere il dramma della violenza nel privato delle mura domestiche. Se ritieni di essere vittima di violenza, rivolgiti allo Sportello d'Ascolto che raccoglierà le tue difficoltà in uno spazio protetto, potrai: contrastare l'isolamento e costruire un percorso di crescita, affrontare e risolvere i tuoi problemi, combattere la diffusione degli abusi e la violenza contro le donne. Le Psicologhe ti accompegneranno a guardare con serenità ai tuoi bisogni, ad acquisire consapevolezza e trovare coraggio e fiducia nelle tue capacità, a progettare e costruire strategie di uscita dalla violenza. Le avvocate ti aiuteranno a conoscere e difendere i tuoi diritti fornendo assistenza legale al fine di fermare la violenza. Le attività dello Sportello Lavoro sono: orientamento, rimotivazione e reinserimento al lavoro, percorsi professionali individuali, accompagnameto alla ricollocazione, bilancio competenze e tecniche di ricerca del lavoro. Lilith offre anche: sportello di ascolto, consulenze psicologiche, consulenze legali, riorientamento al lavoro, supporto e consulenza on line, corsi di danza terapia, corsi di ginnastica dolce e tecniche di respirazione, seminari di reiki, centro di documentazione, gruppi di auto-aiuto, campagne di sensibilizzazione e prevenzione, formazione ed aggiornamento. I servizi sono gratuiti e aperti alle donne in difficoltà. In particolare lo sportello è aperto ogni lunedì dalle 10:00 alle 13:00 ed ogni giovedì dalle 15:00 alle 18:00. Siamo a San Sebastiano al Vesuvio (NA) in Via Luca Giordano 24. Per contatti chiamare lo 0815749320 o inviare una e-mail all'indirizzo: sansebastiano@sportellolilith.it


Di: Ornella

sabato 22 ottobre 2011

L'ex-Stazione della Seggiovia del Vesuvio fra abbandono e degrado


Siamo stati all'ex-Stazione Inferiore della seggiovia e ne abbiamo documentato lo stato. Le attuali condizioni in cui versa nulla hanno a che vedere con i fasti del suo “recente” passato. Inaugurata nel luglio del 1953 trasportò, sul Gran Cono del Vesuvio, fino al 1984, circa 100.000 persone all'anno, di cui oltre la metà composta da stranieri. A decretarne la chiusura il vento, che spesso la rendeva inagibile provocando un dondolio troppo forte dei sediolini e, paradossalmente, l’incapacità di trasportare le sempre più numerose comitive attratte dalla magia di questo mezzo di trasporto e dalla bellezza del panorama che si poteva ammirare durante il tragitto. Il filmato documenta la fine del primo impianto biposto a seggiole mobili d’Italia insieme a quella di un sogno.

giovedì 20 ottobre 2011

San Sebastiano al Vesuvio, Manzo attacca l'amministrazione su tutti i fronti


Seduta fiume martedì sera nell’aula consiliare del piccolo paese vesuviano, tanti i punti all’ordine del giorno e un duro attacco da parte dell’opposizione.
Al fine poté più la politica che il calcio! Anche se con qualche malcontento, a nostro parere, ingiustificato, vista l’importanza del momento civico e la serietà degli argomenti trattati all’ordine del giorno; ben 16 i punti, di cui sei interrogazioni de Il popolo di San Sebastiano e una, approvata sul momento, su proposta della Federazione della Sinistra.
Il Consiglio Comunale, come ormai d’abitudine da un po’ di tempo a questa parte, comincia nel segno dell’aspra polemica; il primo casus belli è l’orario dell’assise, le 17.00, a parere del consigliere di minoranza Manzo, poco opportuno, per la concomitanza dell’incontro di calcio tra Napoli e Bayern. La seduta però ha il suo normale svolgimento e non comincia certo in anticipo, anzi i consiglieri si concedono il loro quarto d’ora accademico ed è comunque presente un nutrito gruppo di cittadini, in buona parte sostenitori della lista di centro-destra o parti in causa della discussione; e allora via! Fuoco alle polveri!
Rino Manzo come James Stewart in Mr. Smith va a Washington, si prodiga in un vero tour de force. Nelle quasi cinque ore di riunione, il vero mattatore è lui. Con dovizia di particolari il pirotecnico candidato sciorina una serie incredibile di dati e accuse di inadempienza nei confronti della maggioranza capeggiata dal sindaco Giuseppe Capasso. Ogni delibera, ogni riconoscimento di debito fuori bilancio, viene puntualmente rintuzzato da un preciso attacco dell’imprenditore. Ognuna delle sue requisitorie culmina con la teatrale consegna agli atti, nelle mani del segretario generale, Salvatore Incarnato, di una copia della sua denuncia, quella che consegnerà poi, per ogni singolo capo all’ordine del giorno, alla Procura Generale della Corte dei Conti.
In particolar modo le obiezioni di Manzo tendono a sottolineare il poco tempo avuto a disposizione per informarsi sugli argomenti in questione; soprattutto, in relazione ai primi nove punti in discussione, contesta l’approvazione delle voci in bilancio da parte della giunta, prassi che andrebbe espletata in ambito consiliare e, a suo avviso, solo per motivi di reale urgenza limitata alla sola giunta comunale. Così è valso per lo stanziamento dei fondi per la manifestazione sulla legalità, e l’integrazione economica per gli LSU. Allo stesso modo, per i debiti fuori bilancio nei confronti della ditta Eden Park, per la custodia dei randagi. Nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, relativamente all’ICI, incamerata totalmente dal Comune e dal 1993 e mai restituita, nella sua parte spettante, al ministero. Viene procrastinata poi, per una più approfondita disamina, la nona voce in discussione, quella relativa al regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.
L’assolo di Manzo raggiunge il suo culmine con le tematiche a lui più care, i suoi cavalli di battaglia, la questione della piscina comunale, quella del cinema all’aperto, gli immobili comunali, la gestione del verde pubblico, gli appalti per l’illuminazione di Via delle Industrie/Astronauti e la gestione del censimento.
Al di là delle considerazioni di merito, che per la loro complessità lasciamo all’altrui competenza, una cosa spicca su tutte ed è stata la discordanza tra i fatti esposti da Gennaro Manzo e la linea del principio sostenuta invece dall’amministrazione. Sarebbe stato opportuno, a nostro avviso, rispondere, ai dati del consigliere, con altrettanti elementi riscontrabili e non col solo buon senso, del quale, così come le buone intenzioni, è risaputo che ne è lastricata la via che porta all’inferno. Certo! Tutto potenzialmente condivisibile ma stiamo parlando della gestione di un comune italiano e non di una casa privata dove si gestisce ciò che è proprio.
Ad esempio, la concessione all’Arci Movie dello spazio del parco urbano, per le proiezioni cinematografiche, ha permesso da circa un decennio, a chi non va in vacanza, di vivere il paese anche d’estate, bella iniziativa! Ma allora perché non adeguare prima la struttura? Perché non ottenerne un guadagno, viste le magre entrate comunali? E perché, quando da noi interpellata, l’associazione ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione?
Allo stesso modo, pur dando atto all’assessore Aratro, che la chiesa è uno dei pochi presidi democratici sul territorio, non capiamo il perché, con la cessione a questa di un terreno nel parco urbano, un domani saremo costretti ad entrare in punta di piedi in quello spazio, che una volta era suolo pubblico, praticamente una sorta di “padrone jesce afora!”
Sta di fatto che, al di là di tutto ciò, il parco risulta essere ancora chiuso per i cittadini e rimane soltanto a esclusiva fruizione delle manifestazioni e di chi le organizza. Colpisce su tutti l’intervento di Gianluca Sannino, il più giovane dei consiglieri PD. Sannino appoggia la tesi di Aratro, quella di una pluralità religiosa e la giustezza quindi della cessione del terreno alla curia, che certo non scarseggia di mezzi a sua disposizione. Il consigliere dimentica però due cose fondamentali, la prima, che nonostante l’ecumenismo mostrato, soldi e terreni pubblici vanno sempre a finire là, alla chiesa cattolica, ma soprattutto, dimentica che fa parte ancora del direttivo del Forum dei Giovani. Sa il giovane consigliere che il Forum e la gioventù del paese sono ancora alla ricerca di una sede degna di questo nome? O la parrocchia di San Sebastiano Martire deve essere l’unico presidio “democratico”?
Il sindaco Capasso conclude, in risposta alle interrogazioni con una metafora; quella del vigile urbano che non porta nella sua auto le lampadine di scorta previste dalla norma. In questo caso il vigile è in difetto, ma può essere considerato il suo un reato? Secondo noi in quest’intervento del primo cittadino c’è l’immagine dell’Italia degli ultimi sessant’anni e in particolar modo del nostro Meridione.
Lo Stato non può e non deve sbagliare, lo Stato, anche a costo di sembrare superfluo, deve dare il buon esempio, non si può pretendere altrimenti dai cittadini il rispetto di nessuna norma se non è lui il primo a farlo. Ci vuole trasparenza. Anche sulle lampadine!
La discussione si smorza. Strada facendo, la stanchezza, gli sbadigli, le solite risatine maliziose, gente che s’alza e gironzola tra i banchi consiliari, le urla dei tifosi dal bar vicino, incominciano a distrarre anche i più attenti degli astanti. I pochi rimasti ad assistere alla discussione si chiederanno più tardi se le schermaglie tra i due schieramenti contrapposti e le accuse di minaccia degli uni e degli altri, siano solo il frutto della stanchezza, o un effettiva sensazione.

domenica 16 ottobre 2011

Pini secchi in Via Leonardo Da Vinci

Un paio di pini marittimi, in Via Leonardo Da Vinci, sono completamente secchi. La ragione di questa fine prematura, a mio avviso, è facilmente riconducibile ai lavori di rifacimento dei marciapiedi e del manto stradale nella suddetta arteria. Nei mesi estivi gli operai non si sono fatti troppi scrupoli nel recidere le radici per portare a termine il loro lavoro. Purtroppo, non è la prima volta che, a causa della leggerezza nell'esecuzione dei lavori, a rimetterci è il verde pubblico. Ricordo che, alcuni anni fa, analoga sorte toccò ad alcuni pini di Via Archimede (traversa di Via Leonardo Da Vinci). Guarda caso anche lì le piante perirono subito dopo la fine dei lavori stradali. Sarà solo una coincidenza? 

mercoledì 12 ottobre 2011

La Castelluccia ... la storia continua


In un paese dove si attende sempre che le cose cadano dall’alto o dove si spera che a muoversi sia sempre prima qualcun altro, non sembra vero che in una bella domenica d’autunno mentre i più si sollazzano al mare, un volenteroso gruppo di escursionisti decida di ripulire un sentiero del Vesuvio.
Il gruppo di sei persone, tre soci CAI, due della sezione di Caserta e uno di quella di Piedimonte Matese, due cittadini di San Sebastiano e uno di Massa di Somma, decidono di dare nuove chances alla Castelluccia, area rurale limitrofa all’alveo Molaro, nel territorio di Massa di Somma. La stessa zona che lo scorso agosto è stata devastata da un incendio doloso, durato per ben quattro giorni e che ha richiesto un ingente intervento di uomini e mezzi per essere domato.
Il valore simbolico rappresentato dal luogo, il terreno demaniale e la bella giornata, meritavano senz’altro la faticaccia. Quindi, mentre la comunità dei sindaci del Parco si arrovella se fare o meno una gara automobilistica sul Vesuvio, sei normali cittadini, armati esclusivamente di falcetti, roncole, forbici e tanta buona volontà, hanno affrontato il ripido sentiero che dalla campagna, circostante Via Gramsci e Via Panoramica Fellapane, si inerpica fin su, nel bosco sommano.
Il sentiero, di notevole interesse e bellezza, era da anni invaso da una folta vegetazione, in prevalenza rovi, sterpi e cannucce ma incominciavano a spuntare anche i primi alberelli. L’importanza di tale sentiero sta nel fatto che una volta liberato avrebbe potuto condurre ovunque attraverso la sentieristica del Parco Nazionale e senza toccare più asfalto.
È successo, che proprio mentre cercavano un accesso più comodo al sentiero, c’è stata la scoperta di una piccola ma pericolosa discarica di eternit e d’altro materiale edile, in un terrazzamento poco più a monte degli splendidi vigneti di caprettone, piedirosso e catranesca che circondano le pendici del Somma. La discarica è stata segnata col GPS e fotografata, per denunciarne la presenza al vicino ufficio dell’Ente Parco. Nel giro di una settimana gli agenti del Corpo Forestale della stazione di San Sebastiano, hanno rilevato l’emergenza e individuato il proprietario del fondo, al quale è stata intimata la bonifica della zona, non essendo questa recintata, e quindi, per legge, sotto la responsabilità del padrone della particella.
La giornata si è conclusa con i tre quarti del sentiero ripuliti, con la promessa di portare a termine il lavoro quanto prima e permettere la pubblica fruizione del territorio.

Centro Polifunzionale presto realtà


E’ stato approvato dalla Giunta Comunale, in data 28 settembre 2011 con delibera n.169, il progetto per la ristrutturazione, la riqualificazione, l’adeguamento e l’ammodernamento dell’immobile sito in Piazza della Meridiana al civico 22-25, di proprietà comunale, da destinare a Centro Polifunzionale.

Il progetto risponde al decreto Dirigenziale n°284 pubblicato sul BURC n.49 del 1 agosto 2011 con il quale la Regione Campania si impegna a finanziare ai comuni, singoli o associati, entro il massimale di €700.000, la realizzazione di Centri Polifunzionali rivolti a soggetti a rischio di esclusione sociale, in particolare alla popolazione giovanile. Sul bando si legge: “Per Centri Polifunzionali si intendono servizi a “bassa soglia”, con minime barriere in entrata e massimo livello di accessibilità, in cui operano equipe multi-disciplinari in grado di fornire risposte a bisogni diversi dell’utenza, in un’ottica integrata”. La misura finanzia, in particolare, la realizzazione di strutture dotate di laboratori creativi per l’espletamento di varie attività: artistiche, sociali, culturali, informative. L’impegno di spesa previsto dal Comune sebastianese, per la realizzazione complessiva dell’opera, ammonta ad € 90.000. Tale somma è comprensiva sia dei lavori necessari all’adeguamento della struttura, oneri per la sicurezza compresi, che della fornitura di arredi, estintori etc. Ai fini della partecipazione all’avviso pubblico è previsto che l’ente garantisca una compartecipazione finanziaria in misura non inferiore al 20% del valore dell’investimento. Da qui un impegno di compartecipazione, da parte del Comune, che ammonta complessivamente ad € 20.000. Inutile dire che questa notizia, che mette a disposizione dei giovani e del Forum locale che li rappresenta, finalmente una struttura adeguata in cui incontrarsi e svolgere le proprie attività, è accolta da noi tutti con molto entusiasmo. Una misura, inoltre, che consente all’amministrazione di valorizzare un immobile di proprietà comunale ed allo stesso tempo una zona periferica del Paese, spesso dimenticata.
Un’apertura ai giovani ed alle loro esigenze che lascia ben sperare.

Aperte le iscrizione all'albo delle persone idonee all'ufficio di presidente o scrutatore di seggio elettorale

martedì 11 ottobre 2011

Escursione del 9 Ottobre, il resoconto

Nonostante le temperature non proprio miti, e qualche defezione dell'ultima ora, l'escursione di domenica 9 ottobre nel Parco nazionale del Vesuvio è stato un successo. Il gruppo, composto da 9 persone, si è incontrato all'esterno del Parco comunale di Via Panoramica per dirigersi, poi, in auto all'ingresso dei sentieri. Verso le 10, zaini in spalla, ci siamo incamminati lungo "il sentiero del trenino a cremagliera", contrassegnato con il numero 8, giungendo alla meta d'itinerario, una piacevole area ombreggiata, un'ora dopo. Il punto d'arrivo, a quota 550 mslm, è ricco di vegetazione, sopratutto robinie. Da lì abbiamo imboccato "il sentiero del fiume di lava", contrassegnato con il numero 8, in direzione della strada provinciale per poi ripercorrerlo a ritroso fino allo slargo di cui sopra e proseguendo, poi, fino alla colata lavica. Nel marzo del 1944 l'eruzione del Vesuvio raggiunse i centri di San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma, distruggendoli quasi del tutto. Lo scenario odierno lascia intuire la potenza del nostro vulcano. Oggi i licheni hanno, interamente, colonizzato le pietre vulcaniche, colorandole d'argento. Il panorama che si gode da qui, sopratutto nelle giornate di tempo sereno (come quella di domenica), è eccezionale, sembra quasi di riuscire a toccare Napoli ed il suo mare con un mano. Verso mezzogiorno abbiamo imboccato la via del ritorno, giungendo un'ora dopo alle auto. Grazie a tutti quelli che hanno preso parte all'escursione. Alla prossima! Per visualizzare le foto dell'escursione, clicca qui.

giovedì 6 ottobre 2011

MySIR e sei subito informato

Chi segue costantemente il blog, sa che abbiamo sempre dedicato ampio spazio al tema dei rifiuti, realizzando di recente anche una mappa per localizzare tutte le discariche che insistono nel nostro territorio. Oggi, però, vorrei soffermarmi sul tema della gestione di rifiuti e, a tal proposito, vi segnalo MySIR, il portale realizzato da Microambiente in collaborazione con CONAI. Collegandosi al sito, con pochi e semplici click, è possibile conoscere l'andamento della raccolta differenziata, le continue variazioni nel corso dei mesi e analizzare le singole voci che concorrono al calcolo della frazione differenziata del proprio Comune. Siete curiosi di scoprire la percentuale di raccolta differenziata a San Sebastiano al Vesuvio o negli altri Comuni della provincia di Napoli? Non vi resta che consultare MySIR e lo scoprirete. 

domenica 2 ottobre 2011

Domenica 9 Ottobre, alla scoperta dei sentieri numero 8 e 9 del Parco Nazionale del Vesuvio

San Sebastiano al Vesuvio è uno dei 13 Comuni della provincia di Napoli che rientra nel Parco Nazionale del Vesuvio. Dal punto di vista naturalistico il Parco, esteso su una superficie di 8.482 ettari, si presenta ricco ed interessante. Si pensi che sono ben 906 le specie vegetali censite nell'area protetta ed altrettanto ricca è la fauna. Purtroppo, sono in pochi a conoscere le bellezze del luogo ed è per questo motivo che abbiamo organizzato per domenica 9 ottobre una passeggiata all'interno del Parco Nazionale del Vesuvio. Nello specifico, si tratterà di un'escursione lungo il sentiero numero 8, meglio noto come "Il trenino a Cremagliera" (foto in alto) e lungo il sentiero numero 9, detto "Il fiume di lava" (foto in basso). Sarà una buona occasione per scoprire le bellezze paesaggistiche che ci circondano. Il punto d'incontro è fissato allo ore 09:00 all'ingresso del Parco comunale di San Sebastiano al Vesuvio, sito in Via Panoramica Fellapane. Da lì ci dirigeremo in auto, lungo la suddetta strada, fino al piazzale (a quota 330 mslm) antistante l'ingresso del sentiero numero 8. Una volta parcheggiate le vetture inizieremo la nostra escursione.
Il percorso non è lungo, andata e ritorno non raggiunge i 4 km, e la difficoltà è medio-facile. I tempi di percorrenza si aggirano intorno alle 3 ore e mezza. Vi consigliamo di indossare: pantaloni comodi, t-shirt (o camicia), scarpe da escursionismo e di portare con voi un bastoncino da trekking. Non dimenticate l'acqua! Chiunque volesse partecipare all'escursione di domenica 9 ottobre, può contattarci all'indirizzo e-mail del blog o più semplicemente rispondere con un commento al post. Per conoscere meglio i due sentieri, vi rimando a due articoli pubblicati su Il Mediano. Il primo è dedicato al sentiero n. 8, mentre il secondo al sentiero n. 9.