lunedì 25 marzo 2013

Mercoledì 27 marzo, seduta del Consiglio Comunale

Mercoledì 27 Marzo si terrà, alle ore 10:00, nella sala consiliare "Raffaele Capasso", il Consiglio comunale in sessione ordinaria ed in seduta pubblica, per la trattazione dei seguenti punti all'ordine del giorno:
1. Lettura e approvazione verbali seduta consiliare del 31.01.2013.
2. Approvazione rendiconto di gestione 2012.
3. Nomina Revisore Unico dei Conti.
4. Ambito Sociale Territoriale n.28 - Gestione associata interventi previsti dal Piano Sociale di Zona - approvazione schema di convenzione.
5. Norme Tecniche di attuazione del Parco Nazionale del Vesuvio approvate con deliberazione di G.R.C. n. 618 del 13/4/2007. Proposta di Giunta al Consiglio (delib. G.M. n. 47 del 4.3.13).
6. Sentenza G.d.P. di Sant'Anastasia n. 2290/2012 procedimento R.G. n. 1605/C/11 Sigg.ri REA CONCETTA e IERVOLINO ANTONIO c/ Comune di San Sebastiano al Vesuvio - Riconoscimento debito fuori bilancio ex art. 194, comma 1, lett.a
7. Proposta di delibera prot. n. 2492 del 5/3/2013 a firma del Consigliere Comunale G. Manzo avente ad oggetto: "Presentazione proposta di delibera per l'affidamento della tendostruttura alla Parrocchia di San Sebastiano al Vesuvio.
8. Interrogazione prot. 2449 del 4.3.2013 a firma del Consigliere Comunale G. Manzo avente ad oggetto "Viabilità e sicurezza via Falconi".
Anche questa volta non sono mancate le critiche al Presidente del Consiglio Comunale, Biagio Pizzo, da parte di Gennaro Manzo, leader del "Popolo di San Sebastiano-Manzo Sindaco", dalle ultime elezioni conduttore dell'opposizione san sebastianese. Manzo lamenta la ormai consueta e discutibile decisione di collocare i consigli nelle ore mattutine. Ciò limiterebbe la partecipazione popolare sempre molto numerosa nelle ore pomeridiane. Sotto accusa anche la scelta del  mercoledì. In tale giorno si tiene, infatti, il mercatino comunale che attira molti degli anziani del luogo altrimenti interessati, a detta di Manzo,  a seguire i lavori del consesso comunale. 
Sarebbe opportuno incentivare la partecipazione di chi è attento, in quanto cittadino, alle vicende del proprio territorio. Di sicuro la scelta di un orario pomeridiano potrebbe aiutare allo scopo. Siamo confidenti che il Presidente Pizzo si farà carico di questa che sembra essere una volontà condivisa e non un semplice capriccio del Consigliere d'opposizione.      

venerdì 22 marzo 2013

XXI Giornata FAI di Primavera

Il 23 e 24 marzo il FAI-Fondo Ambiente Italiano organizza la "Giornata FAI di Primavera". Palazzi, chiese, castelli, parchi, in tutto 700 tesori solitamente chiusi al pubblico, saranno aperti in via eccezionale e visitabili con un contributo libero.
L'elenco dei beni è disponibile, suddiviso per regioni, sul sito del FAI (link). Qui è possibile conoscere gli orari delle visite ed eventualmente prenotarle. Per i più tecnologici la possibilità di  scaricare gratuitamente l'apposita applicazione  per smartphone e tablet Apple e Andrioid (link).
Consultando la pagina della regione Campania (link) tra i luoghi proposti c'è anche il Monte Somma. Mancano dettagli esaustivi sul percorso della visita che si terrà in entrambi i giorni dalle ore 10:00 alle 16:00, si parla genericamente di: "il cammino delle acque del Monte Somma percorsi naturalistici tra paesaggio e cultura". Chiunque fosse interessato ad avere maggiori informazioni può contattare i volontari della Pro Loco di Pollena Trocchia (link) e quelli della Pro Loco di Somma Vesuviana.

giovedì 21 marzo 2013

Caditoie rubate, pericolo per i passanti

Sono mesi ormai che dalla via Veseri, nel comune di Massa di Somma, mancano all'appello tre caditoie in ghisa. Le grate sono state rubate nello scorso dicembre. Al loro posto, a rompere la continuità dell'asfalto, altrettanti pozzetti profondi circa 60 cm.
Il pericolo per i pedoni, i tanti centauri e le automobili che percorrono quotidianamente l'importante arteria di comunicazione con la parte alta di San Sebastiano al Vesuvio, è facilmente immaginabile. Tra l'altro i pozzetti scoperti non sono segnalati e risultano poco visibili, soprattutto nelle ore notturne. Siamo nei pressi dell'edificio comunale di Massa di Somma, e ci è difficile pensare che gli amministratori cittadini non abbiano notato l'assenza delle grate.

Quello del furto delle caditoie in ghisa è un problema che affligge molti comuni campani. Di recente, un articolo del "Il Mattino" segnalava la scomparsa a Monteruscello, nel giro di pochi giorni, di ben 72 fra tombini a caditoie.
Dalle indagini condotte risulta che spesso la ghisa fusa è adoperata per la realizzazione di dischi destinati al body building. In molti casi i pezzi rubati vanno ad alimentare direttamente il mercato nero delle imprese edili: acquistati per pochi euro sono poi "riciclati" e rivenduti agli stessi comuni a caro prezzo.
Un fenomeno criminale molto pericoloso che mette a rischio la sicurezza dei cittadini, sicurezza che andrebbe preservata con l'immediata sostituzione delle caditoie rubate oppure, nell'attesa, con un'adeguata segnalazione dei pozzetti.

lunedì 18 marzo 2013

Finalmente!

Questa mattina sono partiti i lavori per il rifacimento del manto stradale in Via Falconi, arteria di fondamentale importanza per la viabilità urbana del comune di San Sebastiano al Vesuvio. Fino alla scorsa settimana, dune, avvallamenti e buche erano una costante per tutta la lunghezza della strada provinciale. Negli scorsi mesi comparvero anche delle strane strisce oblique di colore giallo a riduzione della carreggiata ad un'unica corsia di marcia e furono introdotti nuovi limiti velocità nella speranza di rallentare il traffico veicolare. A breve, finalmente, i sansebastianesi (e non solo) potranno tirare un sospiro di sollievo.

lunedì 4 marzo 2013

Capitozzatura, una pratica vergognosa!

La perversa pratica del capitozzare gli alberi ha assunto una diffusione allarmante, confermandosi la principale minaccia per gli alberi dei nostri paesi, riducendone drammaticamente la longevità e trasformandoli in fonti di rischio in aree ad alta densità. 
A San Sebastiano al Vesuvio gli esempi di capitozzatura abbondano. Basta fare una passeggiata nella centralissima Via Plinio oppure in Via Principessa Margherita (vedi foto) per scoprire di quanto sia diffusa tale pratica, che dovrebbe, invece, essere vietata dal regolamento comunale, così come accade in altri comuni italiani. In un paese in cui l'amministrazione comunale professa l'amore per il verde, organizzando, tra l'altro, annualmente la "rassegna del verde", ci si aspetterebbe maggior rispetto verso la flora. Purtroppo, si ricorre a questa pratica nell'erronea convinzione di rendere gli alberi più sicuri. Niente di più sbagliato.
E' sconsigliabile- Se lo scopo è di contenere le dimensioni dell'albero, la capitozzatura non funziona. Un albero, dopo la capitozzatura, aumenta il tasso di crescita, nel tentativo di rimpiazzare rapidamente la superficie fogliare perduta, necessaria per fornire nutrimento al fusto ed alle radici. E non rallenterà la crescita fino a quando non avrà raggiunto più o meno la stessa grandezza antecedente la capitozzatura, ossia pochi anni! 
E' costosa- Un albero capitozzato deve essere "fatto e rifatto" dopo pochi anni. Ogni volta, infatti, che una branca viene tagliata, crescono rapidamente numerosi germogli lunghi e magri per rimpiazzarla. Questi, poi, dovranno venire tagliati e ritagliati, ma ricresceranno sempre l'anno successivo, rendendo il lavoro esponenzialmente più difficile. Un albero potato correttamente resta, invece, "a posto" a lungo, perché dopo la potatura non è stimolato ad una massiccia ricrescita. La potatura corretta esalta la salute e la bellezza dell'albero e, nel lungo termine, risulta essere molto meno costosa. 
E' brutta- La capitozzatura, senza troppi giri di parole, è orrenda! Branche e rami appena tagliati ricordano moncherini di gambe o braccia amputate. La successiva ricrescita, in primavera, di succhioni dritti, intricati, brutti, rendono l'albero simile alla scopa della strega. La naturale bellezza della chioma di un albero dipende dall'ininterrotto assottigliarsi, dal tronco fino ai rametti più fini e delicati, e dal regolare dividersi di branche e rami. La capitozzatura distrugge la silhouette invernale dell'albero e anche se, dopo anni, l'albero riuscirà a ristabilirsi, non sarà comunque lo stesso di prima. 
E' pericolosa- La capitozzatura è il danno più serio che si possa infliggere ad un albero. Secondo quanto sostiene Alex Shigo, noto scienziato ed "inventore" della moderna arboricoltura, pesanti e ripetute capitozzature possono generare colonne interne di legno cariato, il cui malefico effetto si manifesterà solo anni dopo, in coincidenza con periodi siccitosi o altri stress. La salute dell'albero, in alcuni casi, è talmente compromessa da non lasciargli la forza necessaria a riprendersi.  

venerdì 1 marzo 2013

Sabato 2 Marzo, Let's Do It! Vesuvius sbarca a San Giorgio a Cremano


Let's do It! Vesuvius comincia il suo tour e parte da San Giorgio a Cremano.
Dopo il successo riscosso dalla delegazione italiana durante la conferenza internazionale in Estonia datata 1-3 Febbraio 2013, il primo incontro di presentazione e sensibilizzazione del ramo italiano della rete Let's do it! World  avverrà sabato prossimo 2 Marzo 2013 alle 15:30 presso Villa Bruno, Via Cavalli di Bronzo, 20.
Prima di rendere noti gli obiettivi dell'iniziativa italiana dedicata al Vesuvio e di presentare i vari team di lavoro ci sarà un collegamento con l'Estonia che presenterà il Movimento Internazionale Let's do It! World e con la Sardegna che racconterà dell'esperienza di Let's do It! Cipro.
La campagna italiana di Let’s do it! Italy parte dal Vesuvio. Diventato uno dei simboli del disastro italiano in materia di gestione dei rifiuti, negli ultimi anni il Vesuvio ha fatto da sfondo a decine di reportage e foto sull’emergenza rifiuti a Napoli, che hanno fatto il giro del mondo.
Ci sembra opportuno cominciare proprio da qui, riappropriandoci di un territorio che da oltre 40 anni è ostaggio di sversamenti illeciti e di abusi ambientali. Vogliamo che, da simbolo di degrado, il Vesuvio diventi un emblema delle opportunità offerte da una sana relazione con l’ambiente che ci circonda.
Nel territorio del Parco nazionale del Vesuvio sono stati sversati rifiuti di ogni tipo: rifiuti urbani e industriali, scarti edili e sostanze altamente tossiche e cancerogene.
Urge una bonifica: partecipando alla campagna Cleanup World 2013, vogliamo agire in prima persona, senza più delegare, e vogliamo proporre un'azione in sinergia tra i cittadini, le istituzioni, i professionisti del settore e chiunque altro senta di poter offrire il proprio contributo a questa opera.

Fonte: comunicato stampa