giovedì 20 ottobre 2011

San Sebastiano al Vesuvio, Manzo attacca l'amministrazione su tutti i fronti


Seduta fiume martedì sera nell’aula consiliare del piccolo paese vesuviano, tanti i punti all’ordine del giorno e un duro attacco da parte dell’opposizione.
Al fine poté più la politica che il calcio! Anche se con qualche malcontento, a nostro parere, ingiustificato, vista l’importanza del momento civico e la serietà degli argomenti trattati all’ordine del giorno; ben 16 i punti, di cui sei interrogazioni de Il popolo di San Sebastiano e una, approvata sul momento, su proposta della Federazione della Sinistra.
Il Consiglio Comunale, come ormai d’abitudine da un po’ di tempo a questa parte, comincia nel segno dell’aspra polemica; il primo casus belli è l’orario dell’assise, le 17.00, a parere del consigliere di minoranza Manzo, poco opportuno, per la concomitanza dell’incontro di calcio tra Napoli e Bayern. La seduta però ha il suo normale svolgimento e non comincia certo in anticipo, anzi i consiglieri si concedono il loro quarto d’ora accademico ed è comunque presente un nutrito gruppo di cittadini, in buona parte sostenitori della lista di centro-destra o parti in causa della discussione; e allora via! Fuoco alle polveri!
Rino Manzo come James Stewart in Mr. Smith va a Washington, si prodiga in un vero tour de force. Nelle quasi cinque ore di riunione, il vero mattatore è lui. Con dovizia di particolari il pirotecnico candidato sciorina una serie incredibile di dati e accuse di inadempienza nei confronti della maggioranza capeggiata dal sindaco Giuseppe Capasso. Ogni delibera, ogni riconoscimento di debito fuori bilancio, viene puntualmente rintuzzato da un preciso attacco dell’imprenditore. Ognuna delle sue requisitorie culmina con la teatrale consegna agli atti, nelle mani del segretario generale, Salvatore Incarnato, di una copia della sua denuncia, quella che consegnerà poi, per ogni singolo capo all’ordine del giorno, alla Procura Generale della Corte dei Conti.
In particolar modo le obiezioni di Manzo tendono a sottolineare il poco tempo avuto a disposizione per informarsi sugli argomenti in questione; soprattutto, in relazione ai primi nove punti in discussione, contesta l’approvazione delle voci in bilancio da parte della giunta, prassi che andrebbe espletata in ambito consiliare e, a suo avviso, solo per motivi di reale urgenza limitata alla sola giunta comunale. Così è valso per lo stanziamento dei fondi per la manifestazione sulla legalità, e l’integrazione economica per gli LSU. Allo stesso modo, per i debiti fuori bilancio nei confronti della ditta Eden Park, per la custodia dei randagi. Nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, relativamente all’ICI, incamerata totalmente dal Comune e dal 1993 e mai restituita, nella sua parte spettante, al ministero. Viene procrastinata poi, per una più approfondita disamina, la nona voce in discussione, quella relativa al regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.
L’assolo di Manzo raggiunge il suo culmine con le tematiche a lui più care, i suoi cavalli di battaglia, la questione della piscina comunale, quella del cinema all’aperto, gli immobili comunali, la gestione del verde pubblico, gli appalti per l’illuminazione di Via delle Industrie/Astronauti e la gestione del censimento.
Al di là delle considerazioni di merito, che per la loro complessità lasciamo all’altrui competenza, una cosa spicca su tutte ed è stata la discordanza tra i fatti esposti da Gennaro Manzo e la linea del principio sostenuta invece dall’amministrazione. Sarebbe stato opportuno, a nostro avviso, rispondere, ai dati del consigliere, con altrettanti elementi riscontrabili e non col solo buon senso, del quale, così come le buone intenzioni, è risaputo che ne è lastricata la via che porta all’inferno. Certo! Tutto potenzialmente condivisibile ma stiamo parlando della gestione di un comune italiano e non di una casa privata dove si gestisce ciò che è proprio.
Ad esempio, la concessione all’Arci Movie dello spazio del parco urbano, per le proiezioni cinematografiche, ha permesso da circa un decennio, a chi non va in vacanza, di vivere il paese anche d’estate, bella iniziativa! Ma allora perché non adeguare prima la struttura? Perché non ottenerne un guadagno, viste le magre entrate comunali? E perché, quando da noi interpellata, l’associazione ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione?
Allo stesso modo, pur dando atto all’assessore Aratro, che la chiesa è uno dei pochi presidi democratici sul territorio, non capiamo il perché, con la cessione a questa di un terreno nel parco urbano, un domani saremo costretti ad entrare in punta di piedi in quello spazio, che una volta era suolo pubblico, praticamente una sorta di “padrone jesce afora!”
Sta di fatto che, al di là di tutto ciò, il parco risulta essere ancora chiuso per i cittadini e rimane soltanto a esclusiva fruizione delle manifestazioni e di chi le organizza. Colpisce su tutti l’intervento di Gianluca Sannino, il più giovane dei consiglieri PD. Sannino appoggia la tesi di Aratro, quella di una pluralità religiosa e la giustezza quindi della cessione del terreno alla curia, che certo non scarseggia di mezzi a sua disposizione. Il consigliere dimentica però due cose fondamentali, la prima, che nonostante l’ecumenismo mostrato, soldi e terreni pubblici vanno sempre a finire là, alla chiesa cattolica, ma soprattutto, dimentica che fa parte ancora del direttivo del Forum dei Giovani. Sa il giovane consigliere che il Forum e la gioventù del paese sono ancora alla ricerca di una sede degna di questo nome? O la parrocchia di San Sebastiano Martire deve essere l’unico presidio “democratico”?
Il sindaco Capasso conclude, in risposta alle interrogazioni con una metafora; quella del vigile urbano che non porta nella sua auto le lampadine di scorta previste dalla norma. In questo caso il vigile è in difetto, ma può essere considerato il suo un reato? Secondo noi in quest’intervento del primo cittadino c’è l’immagine dell’Italia degli ultimi sessant’anni e in particolar modo del nostro Meridione.
Lo Stato non può e non deve sbagliare, lo Stato, anche a costo di sembrare superfluo, deve dare il buon esempio, non si può pretendere altrimenti dai cittadini il rispetto di nessuna norma se non è lui il primo a farlo. Ci vuole trasparenza. Anche sulle lampadine!
La discussione si smorza. Strada facendo, la stanchezza, gli sbadigli, le solite risatine maliziose, gente che s’alza e gironzola tra i banchi consiliari, le urla dei tifosi dal bar vicino, incominciano a distrarre anche i più attenti degli astanti. I pochi rimasti ad assistere alla discussione si chiederanno più tardi se le schermaglie tra i due schieramenti contrapposti e le accuse di minaccia degli uni e degli altri, siano solo il frutto della stanchezza, o un effettiva sensazione.

5 commenti:

  1. Ho l'impressione che la maggioranza non dia risposte concrete ai quesiti posti dall'opposizione. La prova è la metafora raccontata, nell'ultimo consiglio comunale, dal Sindaco Capasso. Ecco cosa non mi piace, eludere le domande su questioni importanti (vedi ArciMovie).
    P.S. ottimo resoconto Ciro, forse un tantino lungo ;-)

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  2. manzotin vs capassopoli 1.0
    c'è da dire che oggi una mia amica però mi ha detto una cosa bella sul nostro sindaco..ovvero c'è un contributo annuale che viene dato alle persone in affitto che hanno un reddito basso e lei ne usufruirà!sono contenta di questa iniziativa di cui non ero a conoscenza...
    certo è che con i tagli ai comuni anche san sebastiano ne risente,e le strade forse per questo non sono più pulite come qualche anno fa (anche perchè l'amministrazione era sempre la stessa).
    certo è anche che ci sono strane magagne da parte dell'amministrazione (arci,centro ester).Per chi non lo sapesse poi il Centro Ester non paga i dipendenti dall'anno scorso,giusto a titolo informativo stanno inguaiati e lucrano pure sui dipendenti (disperati)....
    chissà come è venute a saperle l'opposizione tutte queste cosucce,credo proprio che qualcuno abbia fatto la spia..ed è facile immaginare chi possa essere...

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  3. Ciao Lady, è il caso di dire che
    "le vie del Signore sono infinite". Ci voleva un opposizione a San Sebastiano. La sensazione è che on ci sia mai stata. Di certo si sta discutendo solo ora di situazioni che vanno avanti da anni. Riguardo al contributo, voglio sperare che sia garantito per legge e non un piacere personale del nostro sindaco. Di certo i tagli stanno creando non pochi problemi. A questo punto tanto vale valorizzare le risorse di cui il comune dispone: Villa Comunale, Palazzetto di via Cortiello, Vecchio Municipio...etc Sono pienamente a favore del sociale, ma ho l'impressione si stia andando oltre.

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  4. Mio buon N@po,con 17 punti all'ordine del giorno e 5 ore di registrazione direi che sono stato alquanto scarno.

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  5. per quanto riguarda il contributo,non tutti i comuni lo elargiscono,tantomeno è garantito per legge...per cui diamo a Cesare quel che è di Cesare!Anche perchè l'unica cosa garantita per legge in questo Stato è la polizia.
    Sono d'accordo sul valorizzare le risorse..chissà magari con l'opposizione (per me più che discutibile) il sindaco e la giunta si potrebbero dare una mossa e fare qualcosa!!

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