Via Panoramica Fellapane. Siamo in pieno Parco del Vesuvio, a poche centinaia di metri dalla sede amministrativa dell’Ente Parco, lì dove comincia il cammino che conduce sul sentiero del trenino a Cremagliera. Abbiamo già in passato (cfr post1, post2, post3) documentato lo squallore lasciato lungo il ciglio della strada dalle tante coppiette in cerca di intimità, ma questa volta ci concentreremo sul tratto finale di tale importante arteria, in teoria chiuso al traffico.
Ad impedire l’accesso delle auto, fatta eccezione per quelle dei proprietari dei terreni e delle poche abitazioni presenti, una sbarra in ferro munita di lucchetto ed un cartello di divieto. Il buon senso vorrebbe che la sbarra venisse sistematicamente chiusa al passaggio dei “pochi”, sempre in teoria, possessori delle chiavi. Purtroppo questo non accade: la sbarra resta aperta per intere giornate consentendo il transito e la sosta di chiunque, anche se non autorizzato come richiesto invece dalla cartellonistica. Ne approfittano le tante coppiette, cui si sommano, cosa ancor più grave, delinquenti in cerca di un posto, lontano da sguardi indiscreti, dove scaricare rifiuti. Accade così che un luogo incantevole sia ridotto in condizioni di degrado sotto gli sguardi indifferenti, ironia della sorte, di coloro che posseggono lì delle proprietà e potrebbero in parte evitare lo scempio.
Parliamo con due membri del Corpo Forestale, incontrati, per caso, in perlustrazione lungo il cammino acciottolato. Ne approfittiamo per chiedere loro informazioni circa le modalità di gestione (apertura/chiusura) della sbarra. Le accuse sono tutte per i proprietari dei fondi, additati come unici responsabili dell'incuria dei luoghi. Sarà pure così, non ne dubitiamo, certo è che poco dopo, anche i due uomini del CF si allontanano in auto lasciando la sbarra aperta ed omettendo di controllare che i mezzi in sosta presenti fossero autorizzati.
La famosa autorizzazione dovrebbe essere posseduta da tutti coloro che percorrono in auto l’ultimo tratto (circa 700 m) della via Panoramica a partire dall’incrocio con la via Caroselli da un lato e la via Palmieri dall’altro. Ma chi dovrebbe vigilare e rilasciare tale autorizzazione? La Panoramica Fellapane è sede di diverse attività commerciali, basta recarsi da loro per essere automaticamente autorizzati? Oppure occorre rivolgersi ai vigili urbani?
In attesa di risposte ci appelliamo a coloro che sistematicamente accedono al tratto finale aprendo la sbarra. Passate, ma chiudetela.
Parliamo con due membri del Corpo Forestale, incontrati, per caso, in perlustrazione lungo il cammino acciottolato. Ne approfittiamo per chiedere loro informazioni circa le modalità di gestione (apertura/chiusura) della sbarra. Le accuse sono tutte per i proprietari dei fondi, additati come unici responsabili dell'incuria dei luoghi. Sarà pure così, non ne dubitiamo, certo è che poco dopo, anche i due uomini del CF si allontanano in auto lasciando la sbarra aperta ed omettendo di controllare che i mezzi in sosta presenti fossero autorizzati.
La famosa autorizzazione dovrebbe essere posseduta da tutti coloro che percorrono in auto l’ultimo tratto (circa 700 m) della via Panoramica a partire dall’incrocio con la via Caroselli da un lato e la via Palmieri dall’altro. Ma chi dovrebbe vigilare e rilasciare tale autorizzazione? La Panoramica Fellapane è sede di diverse attività commerciali, basta recarsi da loro per essere automaticamente autorizzati? Oppure occorre rivolgersi ai vigili urbani?
In attesa di risposte ci appelliamo a coloro che sistematicamente accedono al tratto finale aprendo la sbarra. Passate, ma chiudetela.
Non sempre, o meglio, quasi mai, il buon senso è faro per i più. Occorrono regole e controlli e conseguenti pene certe per gli eventuali trasgressori.
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