mercoledì 23 novembre 2011

Un sampietrino tira l'altro


Camminando per le strade sebastianesi, quelle maggiormente colpite dal problema delle caditoie occluse, balzano subito all’occhio gli interventi di pulizia e manutenzione seguiti al “nubrifragio” del 6 Novembre. In quella data, l'intensa pioggia, unita ad un vero e proprio fiume di fango proveniente da monte, aveva dato luogo ad allagamenti, inevitabili lì dove al deflusso delle acque era impedito ogni sbocco fognario. Ci sono giunte nell’ultimo periodo numerose segnalazioni che riguardano un’altra questione. E’ quella dei molti marciapiedi devastati dal distacco dei sampietrini che, in caso di pioggia, spesso si accumulano ai lati delle strade carrabili quando non direttamente sulla carreggiata. Il pericolo è duplice, legato alle buche che inevitabilmente si creano, ed ai cubetti di pietra, insidia, in particolare, per i tanti centauri. Succede sul Corso Garibaldi, in via Filippo Turati, in via Roma, in piazza della Concordia, la lista è lunga. La manutenzione pressochè inesistente, spesso induce molti privati a far da sé, tappando i buchi rimasti con delle colate di cemento “fatto in casa”. Una soluzione di certo grossolana, che tuttavia lenisce il pericolo di inciampo dei passanti, pur negando le intenzioni estetiche all’origine della posa dei sampietrini. Inutile dire che trattasi di una pavimentazione piuttosto costosa, che richiede inevitabilmente cura nella messa in opera, un programma di manutenzione ed opportuni materiali. Va notato, ad esempio, che i cubetti dovrebbero avere degli spessori adeguati, per essere ben battuti ed incastrati nel letto di sabbia, ed invece spesso sono più simili a delle sottili piastrine. Ci chiediamo, lì dove si ha la consapevolezza di non poter intervenire con manutenzione e controlli adeguati, non è meglio utilizzare il “brutto”, ma efficace e meno costoso, asfalto? Se non altro è potenzialmente meno pericoloso e non soggetto ad un distacco “a catena”. Purtroppo, un “sampietrino tira l’altro” così, marciapiedi, anche di recente fattura, sono destinati a diventare dei “letti di sabbia” se non si interviene adeguatamente.

5 commenti:

  1. Nella foto riconosco i sampietrini di Piazza della Concordia, poggiati sul davanzale di uno dei locali che affacciano sull'ampio parcheggio. I lavori di restyling della suddetta Piazza furono eseguiti male. Non è possibile che siano "saltati" numerosi sampietrini in una zona in cui il traffico veicolare è ridotto. E poi, come giustamente ha fatto notare Oce@no, lo spessore dei cubetti è davvero minimo. Insomma non solo i lavori sono stati eseguiti male, ma l'ordinaria manutenzione è inesistente.

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  2. Concordo con la soluzione di estremo rimedio dell'asfalto e aggiungo che purtroppo il distacco dei sampietrini non è cosa recente, nel senso che la pioggia dei giorni scorsi non ha fatto nient'altro che mettere in luce un vecchio problema legato ai lavori non fatti a regola d'arte, nel recente come nel remoto passato. Tra il 2005 e il 2006 fu iniziata e portata a termine la ripavimentazione dei marciapiedi in via Libertà e dopo solo 15 giorni incominciarono vedersi i risultati del cattivo lavoro, i cazzimpocchi emergevano dalla loro base come i funghi fino a saltar fuori ed essere sostituiti da orridi machie di cemento fai da te.
    Il fatto poi che nelle stesse vie si alternino asfalto e porfido come anche a Via Figliola, questo rimane un mistero.

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  3. Ci sono novità sul fronte sampietrini. Proprio ieri ho visto degli operai intenti a sistemare una parte del marciapiede di via Roma. Non so se l'intervento sia esteso o localizzato, ma è di sicuro un buon segnale.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Ho notato anch'io che il marciapiede all'altezza della fermata dell'autobus è stato oggetto di sistemazione. Chissà se nei prossimi giorni seguiranno altri interventi.

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