Hai consumato un caffè al bar e al momento di pagare il conto non ti è stato consegnato lo scontrino? Hai acquistato alcuni prodotti nella tua merceria di fiducia e ti è stato rilasciato uno scontrino non fiscale in luogo del fiscale? Insomma, se non si fosse capito, stiamo parlando dell'evasione fiscale, che accompagna, purtroppo, la nostra quotidianità.
Come previsto dalla Legge Italiana, l'emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale a fronte dell'incasso di un pagamento per la cessione di beni o la prestazione di servizi è parte degli obblighi fiscali dei commercianti e di chi fornisce servizi al pubblico. Devono essere rilasciati al momento del pagamento totale o parziale del corrispettivo. Ad oggi, essi costituiscono il mezzo più efficace per combattere l'evasione fiscale, poiché una volta rilasciato il documento fiscale, il venditore non potrà più nascondere al Fisco la transazione. Inoltre, il documento fiscale è necessario al'acquirente per far valere i diritti del consumatore - recesso, garanzia etc. Ciò nonostante, il pagamento "in nero" è una prassi, purtroppo, consolidata a livello locale e non solo. Spesso, infatti, all'acquisto di un prodotto o di un servizio, non si riceve lo scontrino, la ricevuta fiscale, o la fattura. Il vantaggio del fornitore del bene/servizio sta, ovviamente, nel non dover dichiarare quanto incassato, quello dell'acquirente nel fatto che, ogni tanto, si vede riconoscere uno "sconto" sul prezzo che dovrebbe pagare. Per quanto motivo di ridotto beneficio individuale, questi eventi danneggiano in misura importante il sistema fiscale e la collettività. Maggiore è l'evasione, maggiore sarà la pressione delle imposte su chi invece le paga e contribuisce così a finanziare il funzionamento dello Stato e i servizi che questo offre - anche agli evasori.
Da qualche mese è disponibile online tassa.li, un sito dove si può, in forma anonima, segnalare un episodio di evasione fiscale, indicando il giorno, l'importo e il tipo di esercizio commerciale (negozi, bar, etc) evasore. Esiste anche l'applicazione scaricabile sul proprio smartphone.
E' nostro interesse battere l'evasione fiscale.
E' nostro interesse battere l'evasione fiscale.
non si apre il link per denunciare...mi servirebbe proprio,le tasse vanno pagate da tutti!cà nisciun è fess!
RispondiEliminasi...se uno stato funzionasse veramente però!
RispondiElimina@Ornella
RispondiEliminaDavvero strano, il sito tassa.li a me si apre regolarmente. Prova ad attendere qualche secondo per il caricamento della home-page.
Di certo esiste un'Italia dalla vita parallela. Il paradosso è che ne fanno pare coloro che principalmente si lamentano per la carenza di infrastrutture e servizi. L'evasione fiscale c'è ed è cosa seria. Non è un caso che quasi mai si possa pagare usando carte di credito/bancomat. In molti paesi europei anche solo per un caffè è possibile usare la carta, qui da noi o hai i contanti o rischi di non poter acquistare. Cominciamo tutti a pagare usando le carte, magari le prepagate e boicottiamo chi cerca in ogni modo di fare il furbo.
RispondiEliminaIl mio modo per boicottare i furbi? Opto per gli esercizi commerciali che rilasciano regolarmente fattura o scontrino, evitando accuratamente i furbetti di professione. Ad esempio una volta mi recavo in un panificio che non rilasciava scontrino fiscale e ho scelto di non andarci più. Nel panificio attuale, invece, rilasciano sempre lo scontrino. Il primo modo per battere l'evasione fiscale inizia dai nostri acquisti quotidiani. Facciamoli consapevolmente.
RispondiEliminanon è tutto così scontato come appare, per esempio in italia il denaro elettronico non si diffonde anche a causa degli alti costi di gestione/commissioni che applicano le banche o le società emittenti.
RispondiEliminaPurtroppo non vogliamo proprio diventare un Paese europeo. In ogni caso credo che lo Stato debba condurre una lotta su due fronti se vuole avere davvero successo contro l'evasione. Da una parte controllare gli operatori , ma dall'altra lottare seriamente contro tutto ciò che favorisce questo fenomeno, delinquenza in primis. La diffusione del denaro elettronico andrebbe inoltre incentivata. E' troppo facile prendersela solo con i commercianti, categoria di certo dalla vita non facile che ha molte colpe, ma anche qualche attenuante.
RispondiEliminaOltre a tassa.li, vi consiglio evasori.info, sottotitolo "chi evade, deruba anche te!". Dal 2008 il sito raccoglie le segnalazioni anonime degli utenti sulle piccole e grandi truffe contro il fisco.
RispondiElimina