domenica 7 aprile 2013

La "Fenice" ha le ali tarpate, ne parla anche il TG3


E' il mese di ottobre dello scorso anno, alcuni genitori del vesuviano  si improvvisano giardinieri e cominciano a pulire l'esterno delle scuole frequentate dai figli. Si muovono fra incuria e degrado. A sporcare le loro mani: erbacce, spazzatura, piante rinsecchite. Da giardinieri ad imbianchini decidono, ad un certo punto, di varcare la soglia dell'edificio scolastico. Anche qui le intenzioni sono le migliori: tinteggiare le aule, sostituire i banchi rotti, occuparsi di ciò che non va e potrebbe essere migliorato. In estrema sintesi, questa è  la storia della "Fenice Gruppo Scuola", associazione san sebastianese di cui ci siamo occupati in un precedente articolo (leggi) e che torna alla ribalta in questi giorni grazie ad un servizio del TG3.
Dopo tanto lavoro, arriva la beffa: da qualche mese, il loro ingresso nell'edificio scolastico non è più consentito per mancanza di copertura assicurativa. Almeno così impongono gli Amministratori locali, indubbiamente infastiditi dal plauso suscitato e dalle sempre più insistenti pretese del compatto gruppo di mamme e papà. Una situazione ridicola intrisa di ipocrisia, ci verrebbe da dire. Sarà che inizialmente accontentare i genitori potesse sembrare una buona occasione politica, ma ad un certo punto la situazione è sfuggita di mano? Ci si è accorti solo ora della mancanza di copertura assicurativa?
A nostro avviso è impensabile che siano un gruppo di  genitori ad occuparsi delle condizioni e delle sorti delle scuole. Un'associazione può intervenire contribuendo a tenere alta l'attenzione su alcune problematiche, ma non sostituirsi a chi ufficialmente è preposto a trovare soluzioni. 
Se l'amministrazione non vuole l'intervento della "Fenice Gruppo Scuola", così come del resto dovrebbe essere in una situazione di normale gestione, allora che si adoperi per assicurare la normalità dei plessi scolastici. E non si dica per l'ennesima volta che non ci sono soldi. Quelli, se si vuole, si sa bene come farli uscire.

5 commenti:

  1. Sicuramente una situazione anomala. Ma le tasse che le paghiamo a fare?

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  2. Ben venga l'azione di queste associazioni se serve a smuovere le acque. Sono anche d'accorto con gli interventi di pulizia sporadici e simbolici, ma che non diventino routine. Si rischia di creare ulteriori alibi a chi dovrebbe fare e non fa. Non solo, ma mi sembra anche discriminante per coloro che non possono prender parte, per motivi lavorativi o quant'altro, a tali iniziative. E' giusto che dei beni pubblici se ne occupino le amministrazioni locali. Ai cittadini il compito di rispettare le regole, tutelare i beni comuni, vigilare sull'operato dei gestori, educare i propri figli all'amore per il territorio ed al pensiero critico.

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  3. vanno in politica per fare il bello e cattivo tempo (a pagamento)e poi si incazzano se i cittadini intervengono direttamente, infatti la filosofia di Grillo da fastidio, oh se da fastidio !!!!

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  4. Certo speriamo che la filosofia di Grillo porti a qualcosa. E' un momento facile per aggrapparsi alle tante inefficienze ed ingiustizie, ma adesso bisogna costruire qualcosa. Sono un pò timoroso per l'andazzo che sta prendendo il Bel Paese, non solo l'ex
    "Piccola Svizzera" in cui viviamo. Lo sono soprattutto per i miei figli.

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  5. Ah, dimenticavo! Ma le tasse, davvero cosa le paghiamo a fare? E' il caso di una rivolta fiscale?

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