La partenza della XIX edizione della rassegna
estiva "Cinema intorno al Vesuvio" è stata posticipata. “Per
problemi di agibilità -si legge nel
breve comunicato reso pubblico dall’Arcie Movie- è
rinviata l’apertura dell’arena di San Sebastiano al Vesuvio. Pertanto l’inaugurazione
prevista per martedì 26 giugno è cancellata! Al momento non siamo in grado di comunicare
nessun’altra data.”
Avevamo parlato della grave situazione di incuria in cui versa il Parco Urbano
già lo scorso mese di maggio. La speranza era che fossero ripristinate almeno le
condizioni di sicurezza, tralasciando le
questioni estetiche e la cura del verde. Evidentemente così non è stato. Del
resto le email, con tanto di materiale allegato, inviate dai nostri lettori, in
date successive al sopralluogo da noi fatto, continuavano ad evidenziare le
immutate condizioni di inagibilità dell’area.
La stessa situazione, se ricordate, si è presentata lo scorso anno. All’inaugurazione dell’arena estiva seguì infatti,
dopo poco, la sua chiusura proprio per motivi di inagibilità. All’ora si
procedette in fretta per consentire la ripresa delle proiezioni cinematografiche e probabilmente si adotterà anche quest’anno la stessa
procedura.
Resta il degrado di un’area che dovrebbe essere preservata e tenuta in condizioni ben diverse da quelle in cui versa e che abbiamo proposto come “Luogo del Cuore” FAI.
Alleghiamo, sull’onda della nostalgia, una vecchia foto del Parco Urbano risalente alla fine degli anni 90. Nella foto il terrazzamento intermedio, sulla carta oggi chiuso al pubblico, con la bellissima fontana, ormai coperta. Non aggiungiamo parole, potrebbero essere superflue, la foto si commenta da sola.
Resta il degrado di un’area che dovrebbe essere preservata e tenuta in condizioni ben diverse da quelle in cui versa e che abbiamo proposto come “Luogo del Cuore” FAI.
Alleghiamo, sull’onda della nostalgia, una vecchia foto del Parco Urbano risalente alla fine degli anni 90. Nella foto il terrazzamento intermedio, sulla carta oggi chiuso al pubblico, con la bellissima fontana, ormai coperta. Non aggiungiamo parole, potrebbero essere superflue, la foto si commenta da sola.
Purtroppo ogni anno è la stessa storia: il Parco è aperto solo in corrispondenza dell'evento cinematografico e poi sistematicamente abbandonato. Accade così che diventa terra di nessuno preda della vegetazione, che cresce incotrollata, del tempo, che rende necessaria una manutenzione programmata e continua, e cosa peggiore dei vandali. Non ci scandalizziamo se poi non ci sono le condizioni per portare avanti gli eventi. Dovrebbe suscitare più scalpore il fatto che tali condizioni siano state, fra le strette di braccia e le pacche sulle spalle, assicurate sempre e comunque negli anni passati. Il fenomeno di cui si parla non è fenomeno recente, ma sta venedo a galla solo ora.Come mai?
RispondiEliminaSaluti.
Andrea
Io credo che il fenomeno stia venendo a galla ora, perché lo stato di degrado, in cui versa il nostro Parco, ha raggiunto livelli non più tollerabili. Gli spazi verdi fruibili sono già pochi e quei pochi, che dovrebbero accogliere la cittadinanza, restano chiusi.
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