mercoledì 27 giugno 2012

"Let's do it VESUVIUS", San Sebastiano al Vesuvio c'è !


Sono ovunque! Sul ciglio delle strade, nelle aiuole, ammucchiati nella periferia delle nostre città, quando non direttamente al centro. Spesso si accumulano col rischio di diventare parte integrante del paesaggio. Di questo passo, ce li porteremo, come presenza inquietante e fastidiosa, ma "normale", nel nostro futuro.
Per chi non l’avesse ancora capito parliamo dei rifiuti.
Che i rifiuti siano diventati la normalità, dalla carta alla bottiglia di plastica,  fino al sacchetto, allo pneumatico ed ai veleni tossici, lo dimostra l’indifferenza che spesso accompagna alcuni gesti. Dai più banali, dalla cicca di sigaretta, lanciata volontariamente sul selciato fino a quelli commessi da chi avvelena per soldi, sprezzante di tutto e di tutti, la nostra terra, consapevole che chi vedrà, farà finta di nulla. Sono due azioni diverse, non confrontabili dal punto di vista della gravità, ma allo stesso modo condannabili.
C’è bisogno di cambiare rotta, di infondere in tutti una sensibilità nuova. L’impegno ha il sapore di una vera e propria sfida. A lanciarla il popolo di CleaNap.
L'incontro di lunedì 25- Di tutto questo si è discusso nell’incontro dello scorso lunedì, in una calda serata d’estate, nell’edificio che un tempo fu sede del Municipio e da molti anni accoglie, al piano terra, il Centro Anziani di San Sebastiano al Vesuvio.
La forza messa in campo è, per ora, quella delle idee, spesso urlate con rabbia; l'esigenza quella di vederle materializzarsi in azioni concrete.
Pulire il Parco Nazionale del Vesuvio. E’ questo l’oggetto dell’incontro: mettere in campo un’iniziativa simbolica di pulizia che sia scintilla di cambiamento.
Un appuntamento molto sentito, che ha visto, partecipe  alla discussione,  una gioventù eterogenea proveniente dai comuni dell’area vesuviana.  Si presentano a turno, fornendo contributi, idee ed illustrando la condizione del loro territorio,  giovani cittadini di San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma, Pollena Trocchia, Portici, Ercolano, Torre del Greco e Volla.
Si discute sul numero di giornate da dedicare all’evento e sulla loro organizzazione. Ovviamente il supporto delle amministrazioni dei Paesi coinvolti nell’iniziativa è importante, ma non fondamentale.  Qualora non ci sia il giusto apporto di mezzi e la disponibilità delle isole ecologiche locali per i rifiuti raccolti, si provvederà a smaltirli autonomamente, dosando lo sforzo di raccolta e la tipologia dei rifiuti, alle reali possibilità dei volontari.
Un’iniziativa simbolica, dunque, che certo non risolverà il problema, ma  lascerà  il segno. A supportarla ed assicurarle una futura memoria, la volontà di trasferire l’esperienza acquisita su carta, in un dossier che parli della condizione in cui versa il Parco Nazionale del Vesuvio. 
Altro punto importante è quello della promozione dell’evento e l’esigenza che il suo eco superi i confini locali; ci si interroga sulla disponibilità di aree in cui alloggiare gli eventuali partecipanti che dovessero arrivare da fuori regione, per garantire il loro supporto alla giornata di pulizia e agli eventi di sensibilizzazione che la precederanno.
Arriva la piena disponibilità, all’ambizioso progetto, di tutti i presenti; c’è comunione di intenti sulle finalità e le modalità operative.
L'impegno di San Sebastiano al Vesuvio- Un impegno molto forte è messo in campo da San Sebastiano al Vesuvio che mobiliterà i volontari della Protezione Civile, il Forum dei Giovani ed i cittadini. Anche la locale amministrazione farà la sua parte,  offrendo la disponibilità di mezzi ed aprendo ai rifiuti le porte dell’isola ecologica.
La giornata di pulizia si concentrerà  sulla via  Panoramica, in pieno territorio del Parco, un’area di partenza per la percorrenza del sentiero numero 8, quello noto come “Il Trenino a Cremagliera”, offesa dai diffusi sversamenti illegali e dai residui lasciati da irrispettose coppiette.
Al di là di qualche incomprensione sulla possibilità di catturare materiale audio/fotografico della serata, entusiasmano e fungono da motore la passione e l’impegno mostrati da tutti i partecipanti.  Segnali importanti di cittadinanza attiva che nascono dalla matura e comune consapevolezza che, di rifiuti, non si va lontani!

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