Dalle notizie delle ultime ore emerge uno sconcertante scenario riguardo la sicurezza dei cittadini a San Sebastiano al Vesuvio. Il paese è preda di una banda di delinquenti ben organizzati che nel giro di 8 giorni hanno violato per ben 10 volte la tranquillità delle mura domestiche. La strategia sembrerebbe essere sempre la stessa: i balordi si introdurrebbero in casa utilizzando delle chiavi universali e spesso del gas soporifero. Gioielli, denaro, oggetti tecnologici, ma anche auto di grossa cilindrata fra gli obiettivi più ambiti. Resta lo spavento, la paura negli occhi di chi il furto l'ha subito e si è trovato faccia a faccia con i malviventi, svegliato, nel bel mezzo della notte, da rumori e dal flash di una torcia. E' proprio questo l'aspetto che più destra preoccupazione: l'irruzione sembrerebbe avvenire in presenza delle persone che in casa dormono.
La sicurezza dei cittadini è così diventato l'argomento principe delle discussioni degli ultimi giorni. Se n'è parlato anche nel primo consiglio comunale che ha sancito l'inizio dei lavori per la nuova giunta. Fra i temi all'ordine del giorno quello della necessità di una tavola rotonda fra istituzioni, cittadini e forze dell'ordine con l'obiettivo di valutare proposte e mettere a punto nuove strategie di controllo del territorio. Intanto nelle ultime settimane sembrerebbe esserci in giro per il paese una maggiore presenza di militari, non solo quelli dell'arma dei carabinieri della locale stazione, ma anche dell'esercito. Di sicuro uno dei temi più discussi, nelle tante "chiacchiere da caffè", è quello della videosorveglianza. Molti sono dell'opinione che un sistema di telecamere munite di scanner ottici, per la lettura delle targhe, possa risultare un ottimo deterrente contro ogni tipo di reato. Certo potrebbero aiutare, anche se l'impatto sulla privacy non è da sottovalutare, ma non bastano. E' necessario un monitoraggio costante del territorio da parte delle forze preposte; è necessario che le persone riacquistino la fiducia nelle istituzioni; è necessario migliorare l'impianto di illuminazione estremamente precario in alcune aree ed instaurare nuove funzioni, anche in zone più periferiche, che diano maggiore vitalità al paese.La presenza di persone in strada è il primo deterrente in assoluto. Purtroppo sembra che non ci siano mai fondi, che gli stessi militari non siano in numero sufficiente e non abbiano adeguati mezzi. Non credo sia il caso che le persone si tutelino ricorrendo al pagamento di una vigilanza privata o all'organizzazione di ronde notturne. Quello della sicurezza è un tema troppo delicato per essere lasciato alla gestione dei singoli. Speriamo che presto si possa tornare a parlare di San Sebastiano al Vesuvio per la sua bellezza, i suoi paesaggi, l'intraprendenza dei suoi cittadini. Un terrirorio come questo non merita altro.
La sicurezza dei cittadini è così diventato l'argomento principe delle discussioni degli ultimi giorni. Se n'è parlato anche nel primo consiglio comunale che ha sancito l'inizio dei lavori per la nuova giunta. Fra i temi all'ordine del giorno quello della necessità di una tavola rotonda fra istituzioni, cittadini e forze dell'ordine con l'obiettivo di valutare proposte e mettere a punto nuove strategie di controllo del territorio. Intanto nelle ultime settimane sembrerebbe esserci in giro per il paese una maggiore presenza di militari, non solo quelli dell'arma dei carabinieri della locale stazione, ma anche dell'esercito. Di sicuro uno dei temi più discussi, nelle tante "chiacchiere da caffè", è quello della videosorveglianza. Molti sono dell'opinione che un sistema di telecamere munite di scanner ottici, per la lettura delle targhe, possa risultare un ottimo deterrente contro ogni tipo di reato. Certo potrebbero aiutare, anche se l'impatto sulla privacy non è da sottovalutare, ma non bastano. E' necessario un monitoraggio costante del territorio da parte delle forze preposte; è necessario che le persone riacquistino la fiducia nelle istituzioni; è necessario migliorare l'impianto di illuminazione estremamente precario in alcune aree ed instaurare nuove funzioni, anche in zone più periferiche, che diano maggiore vitalità al paese.La presenza di persone in strada è il primo deterrente in assoluto. Purtroppo sembra che non ci siano mai fondi, che gli stessi militari non siano in numero sufficiente e non abbiano adeguati mezzi. Non credo sia il caso che le persone si tutelino ricorrendo al pagamento di una vigilanza privata o all'organizzazione di ronde notturne. Quello della sicurezza è un tema troppo delicato per essere lasciato alla gestione dei singoli. Speriamo che presto si possa tornare a parlare di San Sebastiano al Vesuvio per la sua bellezza, i suoi paesaggi, l'intraprendenza dei suoi cittadini. Un terrirorio come questo non merita altro.
Che da tempo a San Sebastiano le cose non funzionassero alla perfezione ce n'eravamo accorti un po' tutti ma è probabile che proprio per il fatto che c'eravamo abituati bene, ora caschiamo tutti dalle nuvole. Ma vorrei approfondire un altro aspetto della vicenda. Sono scettico per natura, per cui ho la cattiva abitudine di pormi domande. Innanzitutto le ho poste a qualcuno con nozione di causa, alle forze dell'ordine, e più precisamente alla polizia del commissariato di S. Giorgio e ai carabinieri di S.Sebastiano. Gli ho chiesto, 15 giorni fa, quando già si parlava di rapine con narcotizzanti, bande di slavi e "codici degli zingari", se tutto ciò corrispondesse a realtà, la loro risposta è stata testualmente: "bufale".
RispondiEliminaOra, magari in queste leggende metropolitane c'è anche un po' di verità ma mi chiedo se sia giusto diffonderle, quando gli stessi carabinieri, per loro stessa ammissione, sono stati scambiati, durante un pattugliamento per una banda di "slavi".
Inoltre non ho ancora trovato nessuno che, personalmente, abbia detto di esser stato narcotizzato, ma conosco qualcuno che ha dormito placidamente mentre gli svaliggiavano la casa, meglio inventarsi una scusa che ammettere danno e beffa no?
Ah! A proposito di chiavi universali, gira voce che sia opportuno togliere le chiavi dalla serratura quando si chiude la porta e si va a dormire, non è che questa, come le altre voci, possano esser state messe ad arte in giro, magari per favorire qualche manigoldo un po' più nostrano?
Ciro
perchè non ci organizziamo con ronde notturne??
RispondiEliminache ne pensate???
Basterebbe pretendere che tutti facessero il loro dovere, dal cittadino al politico, passando per le forze dell'ordine e così sia!
RispondiEliminaCiro
Non vorrei che si arrivasse a tanto (organizzare ronde notturne), ma di certo non possiamo vivere con l'angoscia di essere le prossime vittime dei "topi d'appartamento".
RispondiEliminaSenz'altro! Ma quello che pare a me, almeno attraverso quello che sento e leggo, è che si stia cercando un nemico invisibile se non addirittura immaginario e mi spiego meglio. Le forze dell'ordine mi hanno spiegato che i furti non sono poi così tanti, perlomeno non quanti la stampa dichiara mentre la situazione sembra essere più grave a Pollena. Chiaramente tutta la mia vicinanza alle vittime ma sembra che si stia un po' speculando su una questione che probabilmente non è così grave come sembra, almeno in termini statistici.
RispondiEliminaChi mi conosce sa che non sono mai stato un accanito sostenitore dell’amministrazione in carica e che quindi la mia non ne vuole essere una difesa d’ufficio del sindaco Capasso ma non sopporto luoghi comuni, leggende metropolitane e isteria di massa, soprattutto quando questa è diffusa ad arte, anche a mezzo manifesti.
Se di slavi si tratta, e se si è così sicuri, bisogna averli sentiti almeno parlare, e se si è stati, come molta stampa sostiene, addormentati, mi chiedo come abbiano fatto a sentirli. Ma ripeto, se di slavi si tratta, questi, non essendo del luogo, dovrebbero fare dei sopralluoghi per decidere come, dove e quando agire e per questo, essendo di diversa etnia e talvolta fisionomia, dovrebbero essere abbastanza evidenti e spiccare agli occhi della pubblica costatazione. E non mi sembra di vedere le strade invase da barbari stranieri dalla carpatica provenienza.
Dove voglio arrivare? Al fatto che per sfruttare politicamente un evento, purtroppo assai comune, si falsa la realtà sviando l’attenzione dell’amministrazione e della forza pubblica (per la serie, attacca ‘o ciuccio addò vo ‘o padrone) verso la reale fisionomia del problema o verso problematiche, forse, al momento più impellenti, vedi l’ennesima crisi dei rifiuti che incomincia a essere sensibile a chi vive nelle zone periferiche.
Ciro
@Ciro
RispondiEliminaOnestamente anche io prendo con le pinze le notizie fornite dalla stampa. E' anche vero però che non saprei come contraddirle. Credo sempre che la verità sia nel mezzo e di certo non è detto che le fonti da cui tu hai attinto notizie, Ciro, siano al 100% attendibili. E' chiaro che così come taluni tendono a drammatizzare, altri cercano di sminuire. Di sicuro, la notizia più preoccupante, al di là dell'uso o no di gas soporiferi, che probabilmente avrà un diverso peso dal punto di vista penale, è legata all'irruzione notturna ,in casa, da parte di delinquenti per nulla preoccupati dalla presenza di persone. Poco importa se siano extracomunitari, gente del posto o dei paesi vicini, se le irruzioni siano state 1 o 2 o 10, i fatti sono gravi alla stesso modo e come tali devono essere affrontati. La statistica, in questi casi, conta poco. Che ci siano "teste calde" pronte subito a fomentare odio questo purtroppo è vero così come è vero che ci voglia cautela nel dare le informazioni, ma come tu stesso hai detto, "conosco qualcuno che dormiva placidamente mentre gli svaligiavano la casa". Detto questo è chiaro che la speculazione politica ci sia, ma non credo che i rifiuti nelle zone periferiche siano da porre sullo stesso piano delle irruzioni in casa.
Confido nel buon senso delle persone, nell'intervento dell'amministrazione (telecamere, illuminazione) e soprattutto nelle forze dell'ordine.
Buona serata.
@Anonimo 26 giugno 2011 21:55
RispondiEliminaBeh, le mie fonti sono state le forze dell'ordine e, anche se si vuol esser scettici su questo, io, preferisco fidarmi più di loro che di un luogo comune. Sono poi pienamente d'accordo che no si tratti di un problema di numero o statistica e pensavo di averlo sottolineato nel mio post, e, a maggior ragione lo ribadisco come il fatto che non sopporto questo basso tipo di speculazione politica, dove si parla più allo stomaco che alla mente delle persone. Tu dici che le discariche sansebastianesi non sono un problema grave? Allora che dire dei due morti sulle strade di San Sebastiano negli ultimi cinque anni? Dov'era l'opposizione? Dov'era l'opinione pubblica? Non è un problema rilevante questo?
Ricambio il saluto
Ciro