martedì 2 ottobre 2012

Memorial Vincenzo Liguori / il video

Nel frammento di video allegato, la parte finale dell’intervento di Alfredo Avella al motoraduno “II Memorial Vincenzo Liguori” che si è tenuto domenica 30 settembre a Pollena Trocchia (leggi post).
Il Vicepresidente del ”Coordinamento delle Vittime Innocenti della Criminalità” nel suo discorso evidenzia l’importanza che i simboli rivestono per la memoria collettiva. Cita come esempio la Citroen Mehari verde sulla quale Giancarlo Siani venne ucciso nel 1985. L’auto diventerà il "simbolo della legalità" per la città di Napoli e sarà esposta permanentemente al Vomero, con un’apposita installazione, nella Rotonda Caldieri. Ricorda inoltre suo figlio Paolino vittima di un tragico incidente avvenuto durante un tentativo di rapina a san Sebastiano al Vesuvio. A testimoniare quel triste giorno del 2003 la stele commemorativa posta in Via Marconi e spesso oggetto di atti vandalici con pupazzetti strappati e fiori rimossi.
In tale ottica il motoraduno di Pollena è molto più di un semplice incontro motociclistico, è infatti l’occasione per ricordare “che insieme ad Enzo Liguori – sottolinea Alfredo Avella - ci sono tantissime vittime innocenti della criminalità”. Da qui la speranza  che questo assurdo massacro un giorno possa aver fine ed il lungo elenco con centinaia di nomi innocenti essere chiuso per sempre.
Alcuni scatti fotografici della giornata sono disponibili al seguente link.

1 commento:

  1. Ma questi simboli sono davvero così importanti? In fondo spesso non fanno che manifestare l'impotenza dello stato nei confronti della criminalità.
    I delitti di cui si parla sono ancora tutti impuniti, se non sbaglio. Cosa c'è di positivo da ricordare in questo ?

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