Fare i cittadini è
il modo migliore di esserlo. Partiamo da questa frase ricca di significato per incentrare il discorso sull'importanza della “cittadinanza attiva”. Mai
quanto in questo periodo di decadenza politica e crisi economica si sente la
necessità di una forza nuova, che venga dal basso, per ristabilire l’equilibrio,
ormai perduto, fra
interesse pubblico e privato. Il cittadino attivo è colui che davanti
all’inefficienza amministrativa non si volta dall’altra parte lamentandosi, ma
decide di agire in prima persona in nome del cambiamento.
E’così che nasce spontaneamente a San Sebastiano al Vesuvio “La
Fenice Gruppo Scuola”. Ad unirsi in difesa del bene collettivo è un gruppo di
genitori del vesuviano. In comune hanno l’amore per il territorio e l'interesse per la
scuola di via degli Astronauti, frequentata dai loro bambini. E’ proprio sull'uscio del plesso, dove quotidianamente si incontrano all’orario di ingresso
ed uscita, che si innesca la scintilla del cambiamento. Ad alimentarla la
sottile rabbia che spesso sprona a passare dalle “parole ai fatti”.
I genitori si lamentano della condizione in cui versa la scuola costretta, dalla mancanza di manutenzione, ad uno stato di fatiscenza e degrado. A suscitare ancora più indignazione l’ennesima infiltrazione d’acqua che, seguita ad un’abbondante pioggia, costringe i bambini a lezioni nei corridoi. Puntare il dito contro chi dovrebbe amministrare la "cosa pubblica" al meglio e non lo fa, nascondendo l’inadeguatezza dietro la mancanza di risorse è facile, ma non porta risultati.
Si comincia così a fare gruppo, a contattare gli assessori di turno. Costoro, davanti all’insistenza dei genitori, intenzionati ad occuparsi della pulizia della scuola, non possono che fornire “carta bianca”.
I genitori si lamentano della condizione in cui versa la scuola costretta, dalla mancanza di manutenzione, ad uno stato di fatiscenza e degrado. A suscitare ancora più indignazione l’ennesima infiltrazione d’acqua che, seguita ad un’abbondante pioggia, costringe i bambini a lezioni nei corridoi. Puntare il dito contro chi dovrebbe amministrare la "cosa pubblica" al meglio e non lo fa, nascondendo l’inadeguatezza dietro la mancanza di risorse è facile, ma non porta risultati.
Si comincia così a fare gruppo, a contattare gli assessori di turno. Costoro, davanti all’insistenza dei genitori, intenzionati ad occuparsi della pulizia della scuola, non possono che fornire “carta bianca”.
“Il primo intervento -spiega
il portavoce della Fenice Giacomo di Fiore- comportò un impegno di spesa di 89 euro”.
Tanto bastò per l’acquisto di alcune piante di ciclamino ed una grossa bandiera
dell’Italia. Un intervento condotto appena da 5 persone cui ne seguirono 20 il
lunedì successivo ed infine 40 all’ultimo appuntamento. Sono bastati 3 incontri per per cambiare il volto della Capasso e della Collodi, con 40 buste di rifiuti
raccolte, ed alcune aule imbiancate.
”Quelle che sembrano mancare - dice Di Fiore - sono le idee”, intendendo che
la carenza di risorse diventa un alibi per non fare nulla, neanche ciò che si
potrebbe con poco. Qui
inevitabile la mente ritorna ai fasti del passato ed al ricordo di Raffaele
Capasso, che fu Sindaco ed
uomo d'altri tempi. In effetti di idee Capasso padre ne aveva e come. A lui si deve lo slogan “adotta un
albero”, che invitava il cittadino a prendersi cura del verde pubblico, e l’istituzione della
Rassegna Annuale del Verde, evento che riuniva e coinvolgeva gli
studenti delle scuole ed i sansebastianesi
tutti, in nome dell’amore per il proprio territorio; un appuntamento che oggi si tiene
ancora anche se snaturato
della sua originaria essenza.
La Fenice Gruppo scuola si propone così di diventare punto stabile
sul territorio per una rinascita che dalle scuole si rifletta sul paese. Molte le adesioni, chi non può
partecipare attivamente lo fa donando una pianta o materiale didattico per gli
studenti, inoltre, al gruppo di genitori attivi, si uniscono anche coloro che sono stanchi di vivere nel degrado dilagante.
Un momento di riscatto importante per il piccolo paese alla pendici del Vesuvio e per i sui abitanti, a maturare è la consapevolezza che cambiare si può, basta volerlo insieme.
Fonte foto: La Fenice Gruppo Scuola
Un momento di riscatto importante per il piccolo paese alla pendici del Vesuvio e per i sui abitanti, a maturare è la consapevolezza che cambiare si può, basta volerlo insieme.
Fonte foto: La Fenice Gruppo Scuola
grazie, giacomo di fiore
RispondiEliminaComplimenti a questi genitori che nelle ultime settimane si sono impegnati per restituire decoro e dignità alle scuole cittadine.
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