San Sebastiano al Vesuvio, cittadina nota a tutti, un tempo, con l'appellativo di “Piccola
Svizzera”, sta attraversando uno dei suoi periodi più bui. Lo stato di
squallore ed incuria in cui versano le strade cittadine, soprattutto quelle
periferiche, non ha infatti precedenti.
A mettere una toppa ad una situazione ormai sfuggita di mano agli
amministratori locali ci pensano i suoi abitanti. Segnali incoraggianti di “cittadinanza
attiva” arrivano, ad esempio, da piazza San Domenico. Qui, nel mese di settembre, uno dei primi interventi
di pulizia ad opera dei residenti. Armati di scope e palette, gli operosi cittadini si
organizzarono per restituire nuovamente decoro alla piazza invasa dagli aghi
di pino e dai rifiuti. A ruota l’esempio
fu seguito da singoli residenti di via Palmieri (vedi foto) e via Cianciulli.
E’ di questi giorni la notizia di un gruppo di genitori intenti a restituire
dignità al giardino ed alle aule del circolo didattico di via degli Astronauti. Reclamano a gran voce
il diritto che i propri figli possano studiare e formarsi in un contesto di decoro e pulizia.
Le “spedizioni pulitive” sono organizzate e promosse attraverso la rete ed è
qui che la mobilitazione e la protesta si fa più forte.
In tale contesto i cittadini sansebastianesi, o almeno una parte di essi, stanno maturando una nuova
consapevolezza: occorre essere attivi,
pronti ad intervenire, quando necessario,
per sopperire all'indifferenza della politica locale troppo litigiosa se non impegnata ad inseguire un ipocrita ideale di "legalità". Intanto l'eco della mobilitazione si espande creando imbarazzo nelle "alte sfere" per il contagioso entusiasmo e successo delle iniziative messe in campo. La parola
d’ordine è quella di agire, nel nome dell’amore per il proprio territorio e per la salvaguardia dei beni comuni.
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