domenica 1 luglio 2012

Albicocca day, l'ultimo appuntamento di "Girando Intorno al Vesuvio"


L’ultima tappa di Girando intorno al Vesuvio, il programma di passeggiate organizzate dal Movimento Cittadini per il Parco, ci conduce sul tratto finale di Via Panoramica Fellapane a San Sebastiano al Vesuvio.
Basta lasciare sulla destra la carrozzabile, subito dopo la sbarra che dovrebbe impedire, a chi non possiede un fondo, l’accesso in automobile all’ultimo tratto di strada, per trovarsi  immersi nella ricchezza della terra vesuviana. Ad accogliere il visitatore,  in un naturale ed ombroso spiazzale, l’albicocca ed i suoi tanti derivati. 

L’Albicocca Day, evento patrocinato da Slow Food Vesuvio e dall’azienda agricola Casa Barone, ha l’obiettivo di portare a conoscenza del pubblico le antiche varietà di albicocca; molte stanno infatti sparendo, non assorbite da un mercato che predilige le specie più resistenti al confezionamento ed al trasporto.
A condurci in un percorso in cui la storia dell’albicocca si fonde con le moderne tecniche di coltura biologica ed il rispetto per l’ambiente la Dott.ssa Chiara Cirillo, ricercatrice della Facoltà di Agraria di Portici. Le prime tracce delle coltivazioni di Crisommole - nome dialettale dato al frutto derivante dal greco crisomelon -  nel territorio vesuviano risalgono al IV secolo. A favorirne la coltivazione e la diffusione, conferendo  alle "mele d’oro" il caratteristico sapore,  la natura vulcanica del terreno unita alla ricchezza di potassio e di minerali.
Alla breve introduzione sulla storia del gustoso frutto, segue una visita guidata al fondo agricolo su cui si tiene la manifestazione ed alle tante varietà di albicocche lasciate ancora sulle piante proprio per l’evento. Nonostante il sole picchietti in maniera decisa, e spinga spesso i visitatori a cercare riparo nei pochi fazzoletti di ombra presenti lungo il cammino, l’interesse dei partecipanti per la breve visita guidata, accompagnata da degustazioni "in pianta", si manifesta da subito nelle tante domande e curiosità soddisfatte da chi, con grande passione, ci conduce fra le viti, gli albicocchi, i pomodorini e le tante varietà di gelsi presenti.

Le specie di crisommole che è possibile gustare, prelevandole direttamente dalle piante o agli appositi stand allestiti per la giornata, sono diverse. Si va dalla famosa “Pellecchiella”  alla “Prete”, passando per la “Vitillo”, la “Boccuccia Liscia”, la “Boccuccia Spinosa”, la “Fracasso”, la “Baracca”, la “Cafona”, “La Ceccona”, “La Palummella”. Dalla polpa zuccherina, il colore arancio che va nel rosso lì dove il frutto è più esposto al sole, il profumo intenso,  si distinguono fra loro  per aspetto, spessore e rugosità della buccia,  dimensione e  soprattutto sapore.  

Accanto al frutto, fanno bella mostra negli stand, i tanti prodotti derivati dalle crisommole vesuviane: marmellate, latte di mandorla ricavato dai noccioli, creme per la cura e la bellezza del corpo, dolci e gelati.  Non manca il vino, tenuto al fresco per i visitatori, catalanesca in particolare. Si tratta di prodotti vanto di piccole aziende locali, molte a conduzione familiare, che insistono nel territorio del Parco del Vesuvio. In essi c’è tutta la passione di mani sapienti, quelle di  artigiani esperti, e la conoscenza che si tramanda da generazioni.

Una manifestazione  interessante che fa rivivere uno dei prodotti vanto, da sempre, delle colture vesuviane ed allo stesso tempo pone il problema della sua tutela e conservazione.  Non solo, ma anche una bella vetrina sull’eno-gastronomia locale e sui possibili sviluppi di un territorio ancora poco valorizzato da questo punto di vista.
Ci fa molto piacere apprendere,  spulciando qua e là in rete che per la Crisommola Vesuviana  è in corso di registrazione il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) presso l’Unione Europea con  Protezione Transitoria Nazionale.
Alcune foto dell'evento sono disponibili a questo link.

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