Nel febbraio del 2011, pochi mesi
prima delle locali elezioni amministrative, si approvavano i lavori per la
riqualifica del tratto iniziale, partendo da piazzale Plino, di via Leonardo da Vinci (leggi post). In cantiere l’abbattimento dei pini
giudicati troppo invasivi, l’eliminazione di alcune aiuole, il rifacimento
della pavimentazione, così pure del manto stradale, e la creazione di nuovi stalli per la sosta
delle auto. Il tutto per un importo di 170.000€.
A distanza di diversi mesi dalla consegna dell’opera constatiamo che i lavori sono stati eseguiti con superficialità, in assenza, probabilmente, di un’adeguata direzione.
La nostra affermazione è supportata dalla presenza, ancora, dei paletti che affioravano, un tempo, dalle aiuole sostenedo cartelli di divieto di calpestio e di mancata raccolta degli escrementi canini. Tali paletti, in seguito alla copertura degli spazi verdi, escono ora dai sampietrini del nuovo marciapiede rendendo pericoloso il passeggio, in particolare nelle ore notturne, perché scarsamente visibili. Per l’esattezza si tratta di quattro pali zingati alti circa 1,60m posti in corrispondenza dei civici n°4, 10, 12, 18; uno di essi sorregge ancora il vecchio cartello di divieto.
Per onor di cronaca occorre aggiungere che non sono gli unici. Passeggiando si notano, infatti, altri due pali alti circa 2,10m che precedentemente sostenevano altrettanti divieti di sosta. I divieti sono stati rimossi in seguito anche alla nostra segnalazione (leggi post), in quanto privi di significato dopo la creazione degli stalli per la sosta delle auto, ma i pali giacciono ancora lì.
Sarebbe almeno necessario evidenziare la presenza di questi ostacoli, in modo da evitare impatti accidentali dei passanti, in attesa che vengano rimossi. Non è solo una questione di decoro urbano.
A distanza di diversi mesi dalla consegna dell’opera constatiamo che i lavori sono stati eseguiti con superficialità, in assenza, probabilmente, di un’adeguata direzione.
La nostra affermazione è supportata dalla presenza, ancora, dei paletti che affioravano, un tempo, dalle aiuole sostenedo cartelli di divieto di calpestio e di mancata raccolta degli escrementi canini. Tali paletti, in seguito alla copertura degli spazi verdi, escono ora dai sampietrini del nuovo marciapiede rendendo pericoloso il passeggio, in particolare nelle ore notturne, perché scarsamente visibili. Per l’esattezza si tratta di quattro pali zingati alti circa 1,60m posti in corrispondenza dei civici n°4, 10, 12, 18; uno di essi sorregge ancora il vecchio cartello di divieto.
Per onor di cronaca occorre aggiungere che non sono gli unici. Passeggiando si notano, infatti, altri due pali alti circa 2,10m che precedentemente sostenevano altrettanti divieti di sosta. I divieti sono stati rimossi in seguito anche alla nostra segnalazione (leggi post), in quanto privi di significato dopo la creazione degli stalli per la sosta delle auto, ma i pali giacciono ancora lì.
Sarebbe almeno necessario evidenziare la presenza di questi ostacoli, in modo da evitare impatti accidentali dei passanti, in attesa che vengano rimossi. Non è solo una questione di decoro urbano.
purtroppo la superficialità e l'incompetenza ma sopratutto la mancanza di impegno nel far bene il proprio lavoro regnano sovrani in Italia e quindi anche nel nostro povero piccolo paesello.
RispondiEliminanelle immediate vicinanze c'è piazzale della concordia, ripavimentato non più di 2-3 anni fa ma già in condizioni pietose e pericolose, con "sanpietrini", che tali non sono, divelti in molte zone, buche e sopratutto questi pezzi di pietra sparsi in giro a disposizione di qualsivoglia occorrenza. purtroppo ciò che viviamo è il frutto di superficialità nel progettare un intervento, nell'appaltarlo, nel seguirlo nel collaudarlo. E come al solito i responsabili la fanno sempre franca.
Un proliferare di pali, che oltre ad essere inutili e brutti, sono anche pericolosi! Oltretutto in Via Leonardo Da Vinci avrebbero dovuto installare un nuovo impianto di pubblica illuminazione, in quanto l’attuale, vecchio ed obsoleto, non garantisce un’illuminazione adeguata.
EliminaPer quanto riguarda Piazza della Concordia, i lavori furono terminati nella primavera del 2007, quindi poco più di 5 anni fa, ma la sostanza non cambia. I primi sampietrini sono "saltati" dopo pochi mesi dalla messa in posa.