Roma- Nella giornata di ieri, venerdì 14 Febbraio, il Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta ha firmato le disposizioni per l'aggiornamento della
pianificazione di emergenza per il
rischio vulcanico del
Vesuvio (leggi il
testo integrale). Le disposizioni definiscono i "
gemellaggi" tra i 25 Comuni della
zona rossa e le Regioni che accoglierebbero nei loro territori la popolazione evacuata. Le aree da sottoporre ad evacuazione cautelativa, fa sapere la
Protezione civile, sono sia quelle soggette "ad alta probabilità di invasione di flussi piroclastici" (zona rossa 1), sia quelle "soggette ad alta probabilità di crolli delle coperture degli edifici per importanti accumuli di materiale piroclastico" (zona rossa 2). Saranno i successivi protocolli d'intesa che Regioni e Province autonome dovranno sottoscrivere con la
Regione Campania e le amministrazioni comunali interessate - d'intesa con il Dipartimento della Protezione civile - a rendere effettivamente operativi i gemellaggi, prevedendo specifici piani per il trasferimento e l'accoglienza della popolazione da assistere.
Ecco i gemellaggi decisi in caso d'evacuazione:
Piemonte - Portici
Valle d'Aosta - Nola
Liguria - Cercola
Lombardia - Torre del Greco e Somma Vesuviana
Province Trento e Bolzano - Pollena Trocchia
Veneto - San Giuseppe Vesuviano, Sant'Anastasia, Pomigliano d'Arco
Friuli Venezia Giulia - Palma Campania
Emilia Romagna - Ercolano
Toscana - San Giorgio a Cremano
Umbria - San Gennaro Vesuviano
Marche - Poggiomarino
Lazio - Ottaviano e Napoli (parte della circoscrizione di Barra - Ponticelli - San Giovanni a Teduccio)
Abruzzo - Terzigno
Molise - Massa di Somma
Puglia - Torre Annunziata e San Sebastiano al Vesuvio
Basilicata - Boscotrecase
Calabria - Boscoreale
Sicilia - Scafati e Trecase
Sardegna - Pompei
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