Nell’ambito della XXXI rassegna del verde, che si svolge ogni anno nel Comune alle falde del Vesuvio, c’è da segnalare un interessante evento, organizzato dall’Ascom Confcommercio - associazione del commercio, del turismo e dei servizi di San Sebastiano al Vesuvio. Il 2 Giugno, in Via Plinio il vecchio, dalle ore 09:00 fino alle 13:30, ci sarà un raduno di auto e moto storiche; per l’occasione saranno allestiti stand inerenti al settore delle due e delle quattro ruote, con una sezione dedicata alla rassegna fotografica con scatti d’epoca. Inoltre, ci saranno esibizioni di roller skate e trial acrobatico. Sarà una mattinata all’insegna del divertimento per tutti gli appassionati dei motori e non solo. Per l’occasione gli esercizi commerciali saranno aperti al pubblico.
lunedì 31 maggio 2010
giovedì 27 maggio 2010
Via degli Astronauti riasfaltata
domenica 23 maggio 2010
Raid vandalici in pieno centro
venerdì 21 maggio 2010
Multe a chi abbandona rifiuti intorno alle campane
giovedì 20 maggio 2010
Luigi Orsino, soffocato dal pizzo e dalla camorra, minaccia di uccidersi

Aveva cinque negozi, tre di abbigliamento e due di mobili, dava lavoro a 19 persone. Poi l’acquisto di una bella casa: poteva dirsi un uomo vincente Luigi Orsino, originario di Ercolano. E, invece, quell’appartamento è stata la sua rovina. Si è attirato l’attenzione del clan Vollaro di Portici. Cominciarono così le richieste di estorsione, quotidiane e violente.
"Una mattina trovai le serrande di tutti i miei esercizi forate da colpi di arma da fuoco- racconta Orsino- fu quello il primo segnale dell’inizio della fine".
Inizialmente l’imprenditore riuscì ad affrontare le richieste di pizzo, che con il passare degli anni divennero più esose e asfissianti. Orsino fu costretto a rivolgersi agli aguzzini. Alla ragnatela del pizzo, si unì quella dell’usura. "Segnò la nostra fine – ha raccontato – perché erano tutt’uno con i malavitosi del clan Vollaro che ormai ci stavano rendendo la vita un incubo".
Non riuscendo a coprire le richieste di denaro, si è visto costretto a cedere mobili (usati dai camorristi per arredare le proprie abitazioni). Poi la volta degli immobili "Agli usurai ho dovuto cedere tre appartamenti, due a Roccaraso e uno a Ercolano", aggiunge affranto l’imprenditore, "ho chiesto prestiti alle banche le quali, appena venivano a conoscenza della mia condizione mi chiudevano i rubinetti. Agli espropri presero parte anche i malavitosi che vantavano crediti nei miei confronti frutto di prestiti concessi a tassi del 30-30% al mese".
Dopo la denuncia alla Procura, Luigi ha cercato di riprendere l’attività di imprenditore, senza riuscirci. "Adesso vivo di carità,- ha confidato- in particolare grazie all’aiuto del sindaco di San Sebastiano al Vesuvio che ormai mi fa anche la spesa e di Sergio Vigilante, presidente di un’associazione antiracket e antiusura il quale mi ha messo a disposizione il legale della sua organizzazione". Ieri l’annuncio disperato del gesto estremo: "Ho perso tutto, immobili, case e negozi e ora non mi resta che la dignità, che voglio difendere strenuamente. Piuttosto che finire in mezzo alla strada preferisco levarmi la vita perché ritengo che sia meglio una morte dignitosa che una esistenza squallida".
Rachele Tarantino Il Mediano
P.S. la foto non si riferisce all'imprenditore