Il Parco urbano di via Panoramica
è stato da qualche giorno riaperto al pubblico. Ad essere spalancato il
cancello principale che, oltre a consentire l’accesso dei pedoni, permette
anche l’ingresso delle auto.
Nel pomeriggio dello scorso venerdì ci siamo recati al suo interno per una passeggiata. Gli evidenti cumuli di erbacce poste a seccare al suo ingresso, accolgono il visitatore solo in parte pre-annunciando l’abbandono sempre più evidente di li a poco. Le condizioni migliori sono quelle delle parte bassa, migliori per modo di dire. Sono evidenti mancanze dal punto di vista della sicurezza: le cabine elettriche sono state completamente vandalizzate e giacciono aperte con i fili scoperti, alcuni interruttori abbandonati su un muretto. La stessa sorte è toccata alle lampade poste lungo i vialetti, completamente rimosse, quando non distrutte. Tutto questo mentre a pochi metri di distanza un gruppo di bambini è intento a giocare con un pallone ed alcune mamme seguono attente i loro figlioletti destreggiarsi con la piccola bicicletta.
Nel pomeriggio dello scorso venerdì ci siamo recati al suo interno per una passeggiata. Gli evidenti cumuli di erbacce poste a seccare al suo ingresso, accolgono il visitatore solo in parte pre-annunciando l’abbandono sempre più evidente di li a poco. Le condizioni migliori sono quelle delle parte bassa, migliori per modo di dire. Sono evidenti mancanze dal punto di vista della sicurezza: le cabine elettriche sono state completamente vandalizzate e giacciono aperte con i fili scoperti, alcuni interruttori abbandonati su un muretto. La stessa sorte è toccata alle lampade poste lungo i vialetti, completamente rimosse, quando non distrutte. Tutto questo mentre a pochi metri di distanza un gruppo di bambini è intento a giocare con un pallone ed alcune mamme seguono attente i loro figlioletti destreggiarsi con la piccola bicicletta.
La visita della parte alta del
Parco Urbano è impedita, sulla sinistra
dell’ingresso principale, da una rete,
per giunta ancorata malissimo. In verità, appare abbastanza inutile essendo
l’unico punto di accesso “impedito”. Chiunque volesse infatti inoltrarsi tra i
terrazzamenti superiori, può raggiungerli
dai vialetti, accessibili dalla parte
inferiore. E’ quello che facciamo anche noi. Appare sempre più evidente, procedendo lungo i
gradini che portano al primo terrazzamento, che il Parco è stato restituito ai cittadini
senza la minima cura della loro sicurezza e della sua pulizia. Le erbacce, ormai incontrollate sono ovunque
e cingono le aree gioco presenti. Nonostante ciò, alcuni genitori, scavandosi
un varco fra la vegetazione, dondolano i loro bimbi sulle altalene. La salita
dei gradini è interrotta da un pino marittimo, caduto su un muretto e lì lasciato
abbandonato. Il primo terrazzamento, un
tempo dimora di una bellissima fontana, si presenta ai nostri occhi in rovina.
Un muretto in tufo, caduto lo scorso anno, è ancora lì nelle medesime
condizioni. Al pino crollato si aggiungono le palme, probabilmente infestate
dal punteruolo rosso, ormai piegate su se stesse in attesa di essere rimosse; le
panchine sono completamente invase dalla vegetazione che le rende impraticabili.
Passando sotto lo spazio lasciato
dal pino ci portiamo al secondo terrazzamento. Le condizioni sono le medesime,
erbacce ed incuria ovunque. Il Parco Urbano qui appare una vera e propria
foresta, e non mancano le sorprese. Continuando a passeggiare ci lasciamo alle
spalle uno strano rumore che di scatto ci fa voltare. Si tratta di un serpente,
probabilmente una biscia, della lunghezza di circa 50cm, che rapidamente si disperde
fra la vegetazione.
Portandoci all’esterno
controlliamo che la porta d’ingresso sia stata aperta e non forzata. Ci sembra
strano, infatti, che il parco sia stato reso fruibile al pubblico nelle
condizioni in cui si presenta. Notiamo sul lato destro la cabina con il
contatore elettrico. L’interruttore è impostato
su “OFF”, ma la cabina è aperta, manca completamente il lucchetto, ed
accessibile alla mano di chiunque, che potrebbe provare a mettere in tensione
l’impianto. Chiuderla è un atto
necessario.
Constatiamo inoltre che il cancello è lasciato
aperto anche nelle ore notturne, dunque l’intera giornata, senza che nessuno si
prenda cura di chiuderlo. Non che quando sia chiuso cambi qualcosa. Nessun lucchetto
garantisce, infatti, la sua chiusura, assicurata appena da uno stecchino in legno
ed un fil di ferro.
Per la parte alta il discorso
cambia, rendendosi necessari interventi di bonifica, pulizia e ripristino dei
muretti in tufo, che richiedono tempo, ed una certa disponibilità economica.
Si potrebbe circoscrivere, per ora, l’area in modo che la parte superiore resti davvero chiusa in
attesa degli interventi necessari, nel frattempo le aree gioco dovrebbero
trovare nuova collocazione in quella inferiore.
Per la realizzazione di tali
interventi un aiuto fattivo potrebbe venire dai giovani del locale
forum. Lasciati a sé, da un’amministrazione miope, hanno da tempo in cantiere
la realizzazione di un “progetto
ambiente” mirato alla sensibilizzazione dei cittadini per la tutela ed il rispetto ambientale. Cominciare dal Parco Urbano, tanto tormentato
ed amato, potrebbe essere il gusto modo di procedere.
Che peccato! Lì ho trascorso gran parte della mia infanzia... e vederla ridotta in queste condizioni, è veramente un colpo al cuore!
RispondiEliminama una bomba al consiglio comunale sarebbe una soluzione troppo estrema?
RispondiEliminaSono sicuro che il tono del messaggio era ironico, ma dobbiamo trovare soluzioni costruttive ai problemi, che affliggono il nostro paese, vittima innocente di un'amministrazione sempre più miope.
RispondiEliminaPurtroppo la miopia di questa amministrazione è sempre più evidente. Il nostro post, successivo alla segnanazione arrivata via e-mail, nasce dall'esigenza di rivedere la riapertura del Parco sulla base delle situazioni di pericolo constatate al suo interno. La risposta è stata del tutto assente. Il cancello principale continua ad essere spalancato e nulla è cambiato. Che non si dicesse poi che nessuno lo sapeva.
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