venerdì 2 settembre 2011

Il Monte Somma brucia ancora!

Continua il rogo che ormai da due giorni sta devastando il versante del monte Somma che sovrasta il comune di Massa. La cosìdetta zona della “Castelluccia” è andata completamente il fiamme ed ettari di bosco sono ormai ridotti ad un ammasso di ceneri. Oggi le fiamme si sono spinte fino a lambire la zona alta di San Sebastiano al Vesuvio, il “Capriccio” è stato così rapidamente avvolto dal fumo. Sembra che i focolai odierni siamo strascichi dell’incendio del 31 agosto di cui abbiamo parlato nel post precedente. Purtroppo l’asperità del territorio non ha consentito una puntuale bonifica da parte degli uomini del Corpo Forestale e della Protezione Civile e così, rapidamente, le fiamme hanno ripreso vigore. Alle 16.50 è arrivato sul posto un canadair che ha terminato la sua attività, a causa dell’arrivo del buio, alle 19.40 arrestandosi giusto per un rifornimento alle 18.10. In tutto sono stati eseguiti 25 lanci, appena sufficienti ad evitare che le fiamme si propagassero ulteriormente. Sul posto, a coordinare le attività, un’unità della Guardia Forestale di Ottaviano coadiuvata dagli uomini della Protezione Civile di Massa di Somma, Pollena Trocchia e Somma Vesuviana. Con nostro grande stupore neanche l’ombra degli uomini della Protezione Civile di San Sebastiano al Vesuvio.

Nonostante le fiamme siano arrivate a lambire la parte alta del comune di San Sebastiano la Protezione Civile locale risulta assente. Chiaramente ci viene fatto notare, dalle altre unità, che le pattuglie non vengono invitate a prendere parte alle attività direttamente, ma vi partecipano in maniera spontanea. Per domani mattina è previsto l’intervento di una squadra della Guardia Forestale con lo scopo di eseguire un’adeguata bonifica del costone eliminando le possibilità di sviluppo di ulteriori focolai. Armati di roncoli e ramponi gli uomini della forestale, con l’aiuto di quelli della protezione civile, si porteranno sul luogo e lavoreranno affinchè l’area smetta di ardere.

Intanto si teme per un nido di falchi e tre volpi , due rosse ed una argentata, più volte avvistate e abbeverate da un contadino del luogo. Il signor Giuseppe ci racconta che ogni notte si recano da lui per bere e spesso anche per mangiare. Stanotte rimarrà fino a tardi a vegliare la sua terra e la sua montagna sperando che le fiamme si arrestino grazie all’umidità notturna. Da più parte le voci che gli incendi possano essere causati dolosamente da spietati cercatori di funghi, che in tal modo si aprirebbero la strada fra rovi e sporcizia, ci fanno rabbrividire. Sembra che i fasti della "Castelluccia" siano legati al passato e che oggi sia solo preda di abbandono e rifiuti.

Speriamo che entro domani i focolai siano completamente spenti e si possa al più presto discutere di rimboscamento dell’area. Intanto se qualcuno sa che fine ha fatto la Protezione Civile di San Sebastiano ci faccia la cortesia di avvisarla dell’accaduto.

6 commenti:

  1. Purtroppo il fuoco brucia ancora sul Somma. Lo si può vedere anche da lontano col buio che lo mette ben in evidenza (ore 22.30 c.ca). Per quel che concerne le volpi e le aquile, posso assicurare che le prime esistono ma non ne esistono di argentate, forse qualche individuo giovane che ancora deve prendere il colore fulvo, caratteristico della specie locale. Per le seconde, non ne esistono in zona, la coppia più vicina è stata avvistata sul Matese, si tratterà sicuramente di poiane, anche se non mancano altri rapaci diurni, come falchi pellegrini, e gheppi.

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  2. Un nido di falchi....ops...non mi ero accorto dell'errore. Vedo di correggerlo. Grazie Ciro

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  3. Da me l'incendio non è visibile, infatti credevo si fosse spento. Mi sa che c'è qualche palazzo di troppo ad ostacolarmi la vista.

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  4. Non immaginate lo stupore che ho provato, rientrando oggi a Napoli dopo una settimana di vacanze all'estero, nel vedere la devastazione provocata dagli incendi. Credo che la superficie del Monte Somma andata in fumo sia la più grande degli ultimi dieci anni. L'ipotesi avanzata da Oce@ano sulle ragioni di questi incendi fanno davvero rabbrividire. Il criminale o i criminali che hanno provocato un simile disastro ambientale devono pagarla! Intanto mentre scrivo questo commento sulla mia testa vola un canadair. C'è ancora qualche focolaio da domare non visibile dal centro?

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  5. E' criminale il fatto che nessuno attui criteri preventivi; è criminale che non ci sia un servizio di avvistamento anticendio valido, diffuso e condiviso; è criminale il fatto che non esistano pattugliamenti lungo i sentieri; è infine criminale non fregarsene di nulla mentre tutto va in fumo.

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  6. Cicero pro domo sua!
    Mi sci conscenta qusct'autoscitasione
    http://www.ilmediano.it/aspx/visArticolo.aspx?id=14594

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